Concessione per piccola o grande derivazione di acque pubbliche (acque superficiali di qualunque portata, comprese le acque subalvee e acque sotterranee )
Concessione per piccola o grande derivazione di acque pubbliche (acque superficiali di qualunque portata, comprese le acque subalvee e acque sotterranee )
Ultimo aggiornamento: 07-10-2024
Stato procedimento: In corso
Cosa è?
[sorgenti di qualsiasi portata e pozzi con portate superiori o uguali a 10 litri al secondo], per tutti gli usi previsti
In Sardegna la materia delle acque è disciplinata fondamentalmente dal Regio decreto n. 1775 del 11 dicembre 1933 concernente “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici”, che prevede che tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio. L'uso della risorsa idrica pubblica è concesso con apposito atto, la concessione, da ottenersi prima dell'inizio del prelievo onde non incorrere nelle sanzioni di cui all'art. 17 del suddetto regio decreto da parte dell'Autorità demaniale (sanzione amministrativa pecuniaria da 4.000 euro a 40.000 euro; nei casi di particolare tenuità si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 400 euro a 2.000 euro. Alla sanzione non si applica il pagamento in misura ridotta di cui all'articolo 16 della Legge 24 novembre 1981, n. 689. È in ogni caso dovuta una somma pari ai canoni non corrisposti).
Tale concessione amministrativa è rilasciata, ai sensi della Legge regionale n. 38 del 24 febbraio 1956 – che individua i soggetti a cui competono le funzioni amministrative in materia di acque pubbliche spettanti alla Regione Autonoma della Sardegna in virtù dell'art. 6 dello Statuto speciale per la Sardegna, approvato con la Legge costituzionale n. 3 del 26 febbraio 1948 – dall'Assessorato dei Lavori Pubblici.
Con la Deliberazione n. 12/58 del 7.04.2022 la Giunta Regionale ha disposto che, a partire dalla stessa, fatti salvi i casi in cui la competenza è del SUAPE, il provvedimento di concessione per piccola o grande derivazione di acque pubbliche, per tutti gli usi previsti, sia adottato dai soli Servizi del Genio Civile territorialmente competenti. (Prima della D.G.R. 12/58 l'atto di concessione era adottato dal Direttore del Servizio del Genio Civile con il concerto del Direttore del Servizio Demanio e Patrimonio dell'Assessorato degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica territorialmente competenti).
Procedimento:
1. Verifica della ricevibilità dell'istanza; qualora, ad un primo esame, l'ufficio riscontri la mancanza di uno o più dei documenti previsti nell'elenco degli allegati, dichiara l'irricevibilità della domanda previa acquisizione delle eventuali osservazioni del richiedente nei tempi e nei modi previsti dall'art. 10bis della legge 7 agosto 1990, n. 241.
2. Qualora la domanda sia corredata di tutti i documenti prescritti, ma questi richiedano un loro completamento o regolarizzazione, l'ufficio assegna al richiedente un termine, non inferiore a dieci e non superiore a sessanta giorni, per la regolarizzazione degli atti.
3. Trasmissione della domanda e della relativa documentazione tecnica per la richiesta del parere di competenza all'Autorità di Bacino e del NULLA-OSTA degli Enti Militari.
4. In caso di parere favorevole, pubblicazione dell'avviso sul BURAS e sulla Gazzetta Ufficiale.
5. Trascorsi trenta giorni dalle suddette pubblicazioni si procede alla pubblicazione integrale della domanda presso gli albi pretori dei Comuni territorialmente interessati e all'inserimento nel sito Internet della Regione, per un periodo di quindici giorni consecutivi, mediante disposizione con cui si fissa la data del sopralluogo istruttorio; detta disposizione è sempre trasmessa per l'espressione dell'eventuale parere, unitamente a copia della sintesi non tecnica ove prevista ovvero del progetto della derivazione, nonché della corografia e planimetria delle opere, ai seguenti uffici:
a) agli Uffici regionali competenti in materia di opere idrauliche, gestione delle risorse idriche, tutela del paesaggio e dell'ambiente e attività industriali;
b) alla Città Metropolitana di Cagliari/Provincia Sud Sardegna, in relazione alle materie di specifica competenza;
c) all'Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPAS);
d) al Comando militare territorialmente interessato;
e) all'Ente parco competente, qualora la derivazione comporti interventi, impianti o opere in un'area protetta;
f) all'Ente di Governo dell'ambito della Sardegna (Egas) e all'azienda sanitaria locale (ASL) territorialmente competente, se la richiesta concessione sia in tutto o in parte relativa ad acque destinate al consumo umano;
g) all'autorità competente in materia di invasi e sbarramenti di ritenuta, ove la derivazione richiesta preveda la realizzazione di tali opere o comunque interferenze con essi;
h) ai consorzi di bonifica territorialmente interessati, per le derivazioni ad uso irriguo;
i) ai Comuni nei cui territori andranno ad insistere le opere della derivazione, nonché agli ulteriori Comuni rivieraschi degli impianti di produzione di energia;
j) alla Soprintendenza ai beni archeologici, e all'Ufficio distrettuale delle miniere;
Detto elenco potrà essere integrato o ridotto in relazione alla specificità della pratica;
6. Raccolta dei pareri e di eventuali osservazioni ed opposizioni.
7. Visita locale di istruttoria e redazione del relativo verbale.
8. Relazione istruttoria.
9. Eventuali adempimenti di legge in materia di comunicazioni e informazioni antimafia.
10. Firma del disciplinare e registrazione a cura del richiedente.
11. Ai sensi dell’art. 18 delle direttive SUAPE approvate con Deliberazione G.R. 10/13 del 27.2.2018, il richiedente viene invitato a presentare una dichiarazione autocertificativa al SUAPE per l’acquisizione definitiva della concessione di derivazione unitamente a tutti i titoli abilitativi necessari per la realizzazione dell’intervento. Per gli Enti non soggetti al SUAPE viene adottata la determinazione di concessione a firma del Direttore del Servizio Genio Civile.
12. Pubblicazione per estratto del disciplinare e del provvedimento di concessione sul B.U.R.A.S. e sulla Gazzetta Ufficiale.
13. Eventuale approvazione atti di collaudo a seguito della realizzazione dell'opera.
14. Visita ispettiva con cadenza annuale.
Procedura d'urgenza:
In caso di accertata urgenza, fatta salva la produzione della documentazione richiesta per le procedure ordinarie, il concessionario può avvalersi della procedura prevista dall'articolo 13 del T.U. che prevede la facoltà di richiedere l'esecuzione anticipata delle opere. Tradizionalmente ciò avviene all'atto della domanda o immediatamente dopo. In tal caso l'iter è il seguente:
a) produzione della domanda ex art. 13 da parte del richiedente (accompagnata da relazione esplicitante i motivi dell'urgenza corredata del computo metrico estimativo delle opere di derivazione);
b) In caso di esito positivo richiesta di costituzione della cauzione, anche con polizza fideiussoria.
c) determinazione di autorizzazione alla realizzazione anticipata delle opere ai sensi dell'art. 13.
L'autorizzazione alla realizzazione anticipata non sostituisce la concessione di derivazione il cui iter prosegue secondo quanto previsto dai punti precedenti.
Realizzazione di un'opera di sbarramento:
Nel caso l'opera rientri nella fattispecie di quelle sottoposte alla L.R. n. 12/2007 (Norme in materia di progettazione, costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di ritenuta e dei relativi bacini di accumulo di competenza della Regione Sardegna) o alla L. n. 584/1994 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 agosto 1994, n. 507, recante misure urgenti in materia di dighe), l'iter concessorio prevede in via preliminare, con iniziativa di parte, l'acquisizione dell'approvazione tecnica del progetto di fattibilità da parte dell'amministrazione competente (Servizio genio civile competente per territorio, Servizio opere idriche e idrogeologiche o Ufficio tecnico per le Dighe [M.I.T.]). In tal caso, il provvedimento concessorio è subordinato all'acquisizione di tale approvazione.
STRUMENTI DI TUTELA
Nei confronti del provvedimento finale è ammesso:
• ricorso gerarchico al Direttore Generale – ai sensi dell’art. 24 lettera f) della L.R. 13/11/1998 n. 31 – entro 30 giorni dalla conoscenza dell’atto;
• ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, entro 60 giorni dalla conoscenza dell’atto;
• ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (in alternativa al ricorso al Tar), entro 120 giorni dalla conoscenza dell’atto.
Chiunque (persone fisiche, in forma singola o associata, e persone giuridiche di diritto pubblico o privato) abbia necessità di utilizzare la risorsa idrica.
Titolo giuridico che attesti la disponibilità delle aree sulle quali dovranno essere realizzate le opere di derivazione e le condotte e la titolarità dell'attività per la quale viene richiesto il prelievo e l'uso (azienda agricola, impresa industriale, consorzi, ecc.).
Grandi derivazioni: 200 giorni / Piccole derivazioni: 150 giorni. Il provvedimento non può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato, né può concludersi con il silenzio assenso.
La documentazione dovrà essere prodotta in formato digitale PDF e dovrà essere firmata digitalmente (PADES).
Istanza concessione diretta ad ottenere la concessione di derivazione d'acqua pubblica, in bollo (€16,00).
Dichiarazione sintetica a firma di tecnico abilitato in merito alla vincolistica presente (secondo apposito modulo)
Documentazione tecnica da allegare:
I. Progetto delle opere di cui al TU 1775/1933 comprendente almeno:
1. Relazione tecnica e illustrativa particolareggiata
2. Relazione idrogeologica (per derivazioni da pozzi e sorgenti)
3. Relazione idrologica (per derivazioni da acque superficiali)
4. Relazione idraulica con analisi del deflusso minimo vitale e di equilibrio dei bilancio idrico (escluse derivazioni da pozzi)
5. Corografia al 25.000 e al 10.000 e catastale con indicazione delle opere
6. Elaborati grafici di progetto dell'opera di presa e/o di adduzione
II. Piano finanziario (solo per le grandi derivazioni)
III. Coordinate chilometriche del punto di presa riferite al sistema Gauss-Boaga o wgs84
IV. Dichiarazione di inquadramento della derivazione in funzione dei vincoli territoriali e rappresentazione in idonea carta dei vincoli stessi (PAI: Piano Assetto Idrogeologico, PSFF: Piano Stralcio Fasce Fluviali e PPR: Piano Paesaggistico Regionale, vincoli archeologici, SIC etc.) con documentazione di rito ai fini autorizzativi, in dipendenza del vincolo
V. Verifica e/o valutazione di impatto ambientale in rapporto alla portata ed all'ubicazione della derivazione (L.R. n. 2/2021 e Delib.G.R. 11/75 del 24.03.2021)
VI. Verifica dell’inquadramento della presa se ricadente nelle aree non ancora mappate, come previsto dall’art. 30ter delle Norme di Attuazione del P.A.I., (BURAS n. 23 – Parte I e II del 03/05/2018) e, se prevista, vista la Delibera dell’Autorità di Bacino Regionale n. 1 del 05.05.2020, l’acquisizione dell’approvazione dello studio di compatibilità idraulica del prelievo rilasciata con Delibera di Giunta del Comune competente.
In caso di derivazioni da pozzi si richiede inoltre:
VI. Dati autorizzazione alla ricerca idrica e/o denuncia pozzo (ex art. 10 legge n. 275/1993)
VII. Prove di portata con determinazione della portata critica, curva caratteristica del pozzo, prove di pozzo per la determinazione dei parametri idrodinamici (coeff. di immagazzinamento, trasmissìvità ecc.)
VIII. Stratigrafia
IX. Analisi chimiche e fisiche
X. Dati tecnici del pozzo
I contenuti di dettaglio della documentazione tecnica a corredo dell'istanza e il fac-simile dell'istanza sono disponibili alla voce modulistica e si distinguono per tipologia
- Versamento per spese di istruttoria (da calcolare in base alla distanza chilometrica pari ad € 10,33 per distanza inferiore a 30 Km; € 20,66 per distanza compresa fra 30 e 60 Km; € 30,99 per distanze maggiori a 60 Km (importi riferiti alla distanza del comune ove ricade la concessione dalla sede del Servizio Genio Civile competente per territorio, considerando il percorso di andata e ritorno) da versare sul portale Pago PA secondo le indicazioni fornite dal Servizio del Genio Civile territorialmente competente.
- Marca da bollo da euro 16,00 (sedici/00) da applicare alla domanda;
- Versamento pari ad 1/40 del canone (art. 7 comma 3 TU 1775/33) (importo minimo € 30,99 (trenta/99)) da versare sul portale Pago PA secondo le indicazioni fornite dal Servizio del Genio Civile territorialmente competente.
- Una marca da bollo 16,00 (sedici/00) per le pubblicazioni sulla G.U.;
- Versamento per le pubblicazioni della domanda sulla Gazzetta Ufficiale (importo del versamento da quantificare in fase istruttoria) sul ccp n. 16715047 - Roma, intestato all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Ufficio Inserzioni. Causale: spese di inserzione Derivazione trentennale);
- Pubblicazione dell’avviso, previo accreditamento, sul portale del BURAS digitale (https://buras.regione.sardegna.it/) secondo costi e modalità ivi indicate;
In caso di conclusione positiva del procedimento istruttorio:
- Versamento del deposito cauzionale di cui all'art. 11 dei TU 1775/33 (metà del canone con un minimo di € 10,33 (dieci/33) da versare sul portale Pago PA secondo le indicazioni fornite dal Servizio del Genio Civile territorialmente competente;
- Versamento delle spese generali e di controllo sulla derivazione ex art. 225 del R.D. n. 1775/1933 pari a 77,47 € da versare sul portale Pago PA secondo le indicazioni fornite dal Servizio del Genio Civile territorialmente competente.
- Versamento del canone demaniale da versare sul portale Pago PA secondo le indicazioni fornite dal Servizio del Genio Civile territorialmente competente.
- Marche da bollo da euro € 16,00 (sedici/00) da apporre sul disciplinare ( n. 1 marca ogni 4 facciate da apporre su n. 3 copie del disciplinare), sulla determinazione ( n. 1 marca ogni 4 facciate) e sull'estratto della determinazione e del disciplinare da pubblicare sul BURAS;
- Marca da bollo da euro € 16,00 (sedici/00) e versamento (da quantificare) per la pubblicazione dell'estratto del provvedimento di concessione sulla Gazzetta Ufficiale;
N.B.: Nel caso in cui il richiedente sia un ente soggetto al sistema di tesoreria unica (enti territoriali, del comparto sanitario, enti di ricerca, università, istituzioni scolastiche, enti previdenziali, ecc.) i versamenti sopra elencati destinati alla Regione Sardegna, dovranno essere effettuati sulla contabilità speciale intestata alla Regione Sardegna aperta presso la Tesoreria Provinciale dello Stato di Cagliari, con le seguenti coordinate: Numero Conto 305983, intestazione: Regione Autonoma della Sardegna
Nelle more del perfezionamento del servizio PagoPA, volto a consentire all'utente il pagamento mediante accesso diretto, sono ammesse le seguenti modalità di pagamento:
versamento a mezzo bonifico bancario, sul conto corrente acceso presso il Banco di Sardegna S.p.A. - Tesoreria regionale, intestato a Regione Autonoma della Sardegna, coordinate bancarie Codice Iban IT/72/L/01015/04999/000070673111 . Causale spese di istruttoria concessione di derivazione Capitolo EC311.001 UPB E311.001 – CdR 00.08.01.33 del Bilancio Regionale. Per i bonifici da banche estere indicare il codice SWIFT BPMOIT22 ;
- Marca da bollo da euro 16,00 (sedici/00) o da applicare alla domanda;
- Versamento pari ad 1/40 del canone (art. 7 comma 3 TU 1775/33) (importo minimo € 30,99 (trenta/99)) da versare a mezzo bonifico bancario, sul conto corrente acceso presso il Banco di Sardegna S.p.A. - Tesoreria regionale, intestato a Regione Autonoma della Sardegna, coordinate bancarie codice Iban IT/72/L/01015/04999/000070673111 . Causale: versamento ex art. 7 del T.U. n. 1775/1933 per richiesta concessione di derivazione Capitolo EC326.002 UPB E326.001 – CdR 00.08.01.33 del Bilancio Regionale. Per i bonifici da banche estere indicare il codice SWIFT BPMOIT22 .
- Due marche da bollo per le pubblicazioni sul BURAS e sulla G.U.;
- Versamento per le pubblicazioni della domanda sulla Gazzetta Ufficiale (importo del versamento da quantificare in fase istruttoria) sul ccp n. 16715047 - Roma, intestato all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Ufficio Inserzioni. Causale: spese di inserzione Derivazione trentennale);
- Versamento per le pubblicazioni della domanda sul Bollettino Ufficiale Regione Autonoma della Sardegna (BURAS) (importo del versamento da quantificare in fase istruttoria) intestato alla Regione Autonoma della Sardegna. Causale; B.U.R.A.S. Inserzioni R.E EC312.G01 CdR 00.01.02.04 Derivazione AA. PP..
In caso di conclusione positiva del procedimento istruttorio:
- Versamento del deposito cauzionale di cui all'art. 11 dei TU 1775/33 (metà del canone con un minimo di € 10,33 (dieci/33);
- Versamento delle spese generali e di controllo sulla derivazione ex art. 225 del R.D. n. 1775/1933; Versamento del canone demaniale;
- Marche da bollo da euro € 16,00 (sedici/00) da apporre sul disciplinare ( n. 1 marca ogni 4 facciate da apporre su n. 3 copie del disciplinare), sulla determinazione ( n. 1 marca ogni 4 facciate) e sull'estratto della determinazione e del disciplinare da pubblicare sul BURAS;
- Versamento dell'importo calcolato sulla base della dimensione dell'estratto del disciplinare e del provvedimento di Concessione da pubblicare, intestato alla Regione Autonoma della Sardegna. Causale: B.U.R.A.S. Inserzioni R E. EC312.001 CdR 00.01.02.04 Derivazione AA. PP.;
- Marca da bollo da euro € 16,00 (sedici/00) e versamento (da quantificare) per la pubblicazione dell'estratto del provvedimento di concessione sulla Gazzetta Ufficiale;
N.B.: Nel caso in cui il richiedente sia un ente soggetto al sistema di tesoreria unica i versamenti sopra elencati destinati alla Regione Sardegna, dovranno essere effettuati sulla contabilità speciale intestata alla Regione Sardegna aperta presso la Tesoreria Provinciale dello Stato di Cagliari, con le seguenti coordinate: Numero Conto 305983, intestazione: Regione Autonoma della Sardegna.
Nota 1
Sono considerate grandi derivazioni quelle che eccedono i seguenti limiti:
a) per produzione di forza motrice: potenza nominale media annua kW 3.000;
b) per acqua potabile: litri 100 al minuto secondo;
c) per irrigazione: litri 1000 al minuto secondo od anche meno se si possa irrigare una superficie superiore ai 500 ettari;
d) per bonificazione per colmata: litri 5000 ai minuto secondo;
e) per usi industriali: litri 100 al minuto secondo;
f) per uso ittiogenico: litri 100 al minuto secondo;
g)per costituzione di scorte idriche a fini di uso antincendio e sollevamento a scopo di riqualificazione di energia: litri 100 al minuto secondo.
Nota 2
Valutazione o verifica di impatto ambientale: nel caso l'opera rientri nella fattispecie di quelle sottoposte alla procedura di valutazione/verifica, l'iter concessorio prevede in via preliminare, con iniziativa di parte, l'acquisizione del parere da parte dell'amministrazione competente (parere richiesto dal richiedente); in tal caso l'iter è sospeso in attesa dell'acquisizione di tale parere.