CONTRIBUTI AGLI ENTI LOCALI PER INTERVENTI DI RESTAURO DEI BENI CULTURALI
CONTRIBUTI AGLI ENTI LOCALI PER INTERVENTI DI RESTAURO DEI BENI CULTURALI
Ultimo aggiornamento: 08-11-2017
Stato procedimento: In corso
Cosa è?
Legge regionale n. 14 del 20/09/2006, art. 4 lett. f) e art. 21 comma 1 lett. c)
La Regione è autorizzata a erogare agli enti locali contributi in conto capitale (a fondo perduto) a destinazione vincolata, per il restauro di beni culturali di rilevante interesse artistico, storico, archeologico ed etnoantropologico.
In particolare, sono ammissibili i seguenti interventi:
- restauro;
- ripristino e messa a norma dell'impianto elettrico;
- ulteriori opere strettamente indispensabili a garantire l'accesso pubblico;
- messa in sicurezza dei beni.
L'importo massimo finanziabile è pari a 200mila euro.
Gli interessati hanno presentato le richieste di contributo all'Assessorato della Pubblica istruzione, garantendo un cofinanziamento pari ad almeno il 20% del costo complessivo dell'intervento. I progetti sono stati valutati in base al valore culturale dell'opera, allo stato di degrado, alla percentuale di cofinanziamento oltre quella minima prevista da parte del soggetto proponente, al livello di progettazione.
Gli interventi dovranno essere realizzati entro tre anni dalla data di approvazione della determinazione di pagamento della prima quota del contributo.
Enti locali
30 giorni
Il termine per la presentazione delle domande di contributo è scaduto alle ore 13 del 15 ottobre 2011
1. domanda di contributo in carta semplice, firmata dal legale rappresentante dell'Ente;
2. deliberazione della Giunta dell'Ente locale che presenta la richiesta (copia conforme) contenente:
a) approvazione della proposta di intervento di restauro per cui si richiede il contributo;
b) impegno a concorrere con fondi propri per la quota di cofinanziamento;
c) impegno alla consegna del consuntivo scientifico e dei dati e degli elementi acquisiti in formato digitale per il catalogo unico regionale dei beni culturali e l'incremento del Portale Sardegna Cultura (www.sardegnacultura.it);
d) dichiarazione relativa alla disponibilità, alla fruizione pubblica e alla manutenzione ordinaria dei beni oggetto dell'intervento di restauro. Dovrà essere garantito l'utilizzo generalizzato del bene, anche per soddisfare domande di studio e turistiche, con un minimo di 5 ore di apertura mensile, pubblicizzate.
La domanda dovrà inoltre contenere:
- la documentazione relativa all'eventuale verifica ed eventuale dichiarazione dell'interesse culturale (artt. 12 e 13 del D.Lgs. 42/2004 e successive modifiche e integrazioni);
- la relazione storico-culturale relativa al bene (in formato cartaceo e PDF);
- la descrizione dello stato di conservazione e di degrado e indicazione degli interventi di restauro da eseguire (in formato cartaceo e PDF);
- la documentazione fotografica che illustri esaurientemente il bene oggetto dell'intervento nell'insieme e lo stato di degrado nel dettaglio (in formato cartaceo e JPG o TIFF);
- la documentazione grafica: inquadramento territoriale, planimetrie, sezioni… (in formato cartaceo e PDF);
- il preventivo di spesa per linee di intervento delle lavorazioni previste e quadro economico finale (in formato cartaceo e PDF);
- nel caso in cui l'Ente abbia acquisito un progetto, la delibera di approvazione del progetto preliminare, definitivo o esecutivo.
La documentazione dovrà essere presentata a:
Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport - Direzione generale dei beni culturali, informazione, spettacolo e sport - Servizio Beni culturali - Ufficio Protocollo, viale Trieste n. 186, 09123 Cagliari.