Contributi per le organizzazioni dei sardi nel mondo
Contributi per le organizzazioni dei sardi nel mondo
Ultimo aggiornamento: 09-04-2024
Stato procedimento: In corso
Cosa è?
Legge regionale n. 7 del 15/01/1991
Per rafforzare i legami con le comunità sarde situate fuori dell’Isola e promuovere forme di partecipazione, condivisione e solidarietà tra lavoratori emigrati, la Regione eroga contributi a sostegno dell'attività svolta dalle organizzazioni di sardi emigrati che hanno ottenuto il riconoscimento regionale ed hanno come finalità la promozione dell’identità, della cultura, dell'arte, delle tradizioni, dell’immagine e dei prodotti della Sardegna.
In particolare, le organizzazioni possono richiedere:
a) contributi annuali per le spese di funzionamento;
b) contributi una tantum, a fondo perduto, per l’acquisto di attrezzature ed arredi necessari per il proprio funzionamento;
c) contributi straordinari per il trasloco e/o la ristrutturazione e l’adattamento della sede sociale;
d) contributi per attività sociali, culturali, formative ed informative ritenute qualificanti per gli interessi della Sardegna. All’interno di questa categoria di finanziamenti, le federazioni dei circoli e delle associazioni di tutela possono richiedere contributi per l’organizzazione dei congressi per il rinnovo delle cariche statutarie.
Per l’anno in corso, la Regione concederà, inoltre, contributi ai circoli che hanno subito danni alle strutture e alle sedi a seguito di eventi calamitosi.
I contributi, determinati in base ai criteri e ai parametri stabiliti con il piano triennale ed il programma annuale (vedi sezione normativa), sono erogati a parziale copertura dei costi sostenuti, nei limiti percentuali fissati dalla legge regionale n. 7/1991.
Le spese per attività sociali, culturali, formative e informative saranno valutate in base alla coerenza con il programma delle attività progettate dall’organizzazione e della capacità delle stesse di contribuire a promuovere e valorizzare l’immagine della Sardegna.
Per i circoli, le proposte saranno valutate sulla base degli indicatori di risultato e sentendo il parere delle federazioni o dei consultori. Dal 30 giugno 2015 sarà, inoltre, assegnata una premialità per i circoli che contribuiranno, senza ricevere un finanziamento dalla Regione Sardegna ma con la sua approvazione, alle azioni organizzate dalla stessa Regione per: Expo; sviluppo del portale Sardegna Migranti e del sito Talenti sardi; integrazione sociale e linguistica dei sardi che vivono fuori dall’Isola; altre iniziative in grado di dare lustro alla Sardegna.
Le organizzazioni interessate devono presentare la domanda di contributo e l’ulteriore documentazione richiesta al Servizio coesione sociale.
Il Servizio eroga alle organizzazioni ammesse al contributo un’anticipazione dell’importo assegnato, dopo aver approvato il rendiconto delle spese dell’anno precedente.
Nel caso il rendiconto presenti irregolarità e/o anomalie, richiede all’organizzazione interessata i chiarimenti e/o le integrazioni necessarie per la definizione dell’istruttoria e procede all’eventuale pagamento del saldo.
organizzazioni di sardi emigrati (circoli e loro federazioni; associazioni di tutela e loro federazione)
- aver ottenuto il riconoscimento dalla Regione con decreto assessoriale;
- essere operativi;
- essere in regola con la contabilità e con la presentazione dei rendiconti relativi ai contributi ricevuti per le precedenti annualità;
- non avere contenziosi né posizioni debitorie con l'Amministrazione, anche accertate negli anni precedenti;
- aver svolto attività e iniziative in linea con le indicazioni del programma annuale (vedi sezione normativa);
- attuare lo statuto e aver provveduto al regolare rinnovo delle cariche statutarie;
- (per i circoli) avere un numero di soci in linea con quanto previsto dalla legge regionale n. 7/1991 (vedi sezione normativa), salvo deroghe autorizzate dalla Regione;
- (per i circoli) svolgere attività e servizi ai soci e alla comunità sarda presente nel proprio territorio, con apertura settimanale della sede;
- avere capacità di interazione, integrazione, solidarietà e condivisione con gli iscritti e, in generale, con tutta la cittadinanza;
- svolgere attività di inserimento sociale e culturale (cittadinanza attiva) nei riguardi dei figli degli emigrati, dei giovani e giovanissimi;
- non avere compresenza di familiari negli organi di gestione (direttivo) e di controllo (revisori);
- essere in grado di reperire ulteriori fondi per le attività proposte.
la domanda di contributo annuale e il rendiconto delle spese sostenute nell’anno precedente, corredati dai relativi allegati (vedi voce "documentazione"), dovranno essere presentati entro il 30 marzo di ciascun anno.
per ottenere il contributo annuale, le organizzazioni devono presentare la seguente documentazione:
- richiesta di contributo annuale;
- relazione sulle attività programmate;
- bilancio preventivo, relativo all’anno per cui si richiede il contributo;
- relazione dettagliata sull’attività svolta nell’anno precedente;
- rendiconto delle spese relative all'anno precedente;
- dichiarazione di responsabilità firmata dal presidente, relativa alle spese elencate nel modulo per il rendiconto;
- bilancio consuntivo;
- elenco aggiornato dei soci (esclusivamente per i circoli);
- inventario dei beni;
- dichiarazione relativa alle spese di cancelleria e per materiale di rapido consumo.
Le federazioni che intendono organizzare i congressi per il rinnovo della cariche statutarie devono presentare la richiesta di contributo, accompagnata dal rendiconto e da una dichiarazione di responsabilità firmata dal presidente.
La documentazione deve essere predisposta sui modelli disponibili nella sezione modulistica e presentata al seguente indirizzo:
Assessorato del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale
Servizio coesione sociale
Via San Simone 60 ( piano 6°) - 09122 Cagliari
per ottimizzare le risorse disponibili, la Regione ha previsto una progressiva fusione dei circoli la cui distanza sia inferiore a 15 km. Se questa non avverrà autonomamente, entro il 2017 sarà stabilità dall’Amministrazione regionale.