Fondo per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
Fondo per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
Ultimo aggiornamento: 15-03-2019
Stato procedimento: In corso
Cosa è?
L.R. 11 aprile 2016, n. 5 "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione per l'anno 2016 e per gli anni 2016-2018" (legge di stabilità 2016, di seguito L.R. n. 5/2016), art. 4, comma 19.
Con la legge regionale 11 aprile 2016, n. 5, art .4, comma 19 (legge di stabilità 2016) è istituito un Fondo finalizzato ad interventi funzionali a favorire l’accesso al credito delle imprese sarde operanti nel settore della produzione primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. La Regione, attraverso l'istituzione del fondo, provvede alla concessione di contributi destinati all’integrazione del fondo rischi dei consorzi fidi che svolgono attività di garanzia a favore delle PMI, condotte da imprenditori agricoli. Il Fondo è gestito dell’Assessorato dell’ Agricoltura. Le somme stanziate sono erogate secondo le Disposizioni del Regolamento (UE) n. 1407/ agli aiuti de minimis e del Regolamento n. 1408/2013 agli aiuti de minimis nel settore agricolo .
I Confidi che svolgano attività di garanzia a favore delle PMI, condotte da imprenditori agricoli così come definiti dall’art. 2135 del codice civile, attive nel settore della produzione primaria, della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli aventi sede operativa in Sardegna.
Le PMI interessate ad accedere al Fondo di garanzia devono rivolgersi al proprio Confidi di riferimento.
I Confidi beneficiari devono soddisfare i seguenti requisiti:
a. essere costituiti da PMI;
b. essere vigenti alla data del 31 dicembre precedente all’anno di assegnazione.
c. Nelle more dell’attuazione della riforma del Titolo V del TUB, essere già iscritti nell’elenco generale o ell’ elenco speciale di cui rispettivamente agli articoli 106 e 107 del TUB nella versione antecedente alle modifiche apportate dal decreto legislativo n. 141/2010;
d. avere sede operativa nel territorio regionale;
e. avere il bilancio certificato;
f. aver sottoscritto un protocollo per la registrazione contabile dei contributi che indica le modalità di rilevazione e di contabilizzazione dei contributi al momento dell’assegnazione e dell’utilizzo.
30 giorni dalla presentazione della domanda
Nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, anche derivanti dagli stanziamenti di bilancio, l’Assessorato provvede ad emanare apposito avviso pubblico per l’accesso al fondo.
L’avviso indica il termine e le modalità attraverso le quali i Confidi debbono presentare, a pena di inammissibilità. La domanda sottoscritta dal legale rappresentante, deve essere inviata all'Assessorato dell'Agricoltura e Riforma agro-pastorale, Servizio competitività delle aziende agricole, via Pessagno 4 - 09126 Cagliari o presentata, firmata digitalmente e a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo: agricoltura@pec.regione.sardegna.it. In entrambi i casi la domanda e i relativi allegati devono essere inviati anche all’indirizzo e-mail: agr.competitivita@regione.sardegna.it .
L’Assessorato dell’agricoltura e riforma agro-pastorale effettua i controlli di ricevibilità e ammissibilità e conclude il procedimento entro 30 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande, comunque non oltre il 31 dicembre dell’anno di assegnazione,
Quella prevista dalla Determinazione e dall’Avviso pubblicati annualmente, in caso di stanziamenti, a cui comunque si rimanda.
Di seguito la documentazione richiesta nel 2018:
La domanda, a pena di inammissibilità, deve essere conforme al Modulo allegato alla determinazione e avere il seguente contenuto:
a) dichiarazione sostitutiva di certificazione e/o di atto notorio, sottoscritta dal legale rappresentante del Confidi, resa ai sensi degli articoli 38, 46, 47 e 76 del D.P.R. n. 445/2000, sottoscritta anche dal Presidente del Collegio Sindacale, ove previsto, ed attestante:
- che i destinatari delle garanzie saranno le PMI;
- il possesso dei requisiti previsti all’art. 4 del Disciplinare;
- che non sono in corso procedure concorsuali o d’amministrazione controllata;
- che il legale rappresentante non ha riportato condanne per reati di cui al titolo XI del c.c, per reati contro la Pubblica Amministrazione o contro il patrimonio (in tal caso sottoscritta dal solo rappresentante legale);
- ai fini della valutazione dei criteri di ripartizione di cui all’art. 6 del Disciplinare il valore delle garanzie rilasciate dal Confidi a favore delle PMI nell’anno precedente (dal 1.1.2017 al 31.12.2017), il numero di PMI socie del Confidi alla data del 31.12.2017, nonché il numero di garanzie rilasciate nell’anno precedente (dal 1.1.2017 al 31.12.2017).
Si precisa che per garanzia rilasciata si intende un’obbligazione giuridicamente perfezionata a seguito dell’avvenuta erogazione del finanziamento oppure di altro atto di perfezionamento;
- l’iscrizione alla CCIAA ai fini dell’acquisizione del certificato antimafia nonché la regolarità con gli obblighi previdenziali e contributivi.
b) La domanda deve, inoltre, contenere l’impegno a:
- rispettare gli obblighi e i vincoli previsti nel Disciplinare;
- produrre, su richiesta dell’Ente finanziatore, tutti gli elementi informativi e di valutazione, nonché i documenti che si rendessero necessari in sede di istruttoria;
- sottoscrivere e rispettare il Protocollo per la registrazione contabile dei contributi che indica le modalità di rilevazione e contabilizzazione dei contributi al momento dell’assegnazione e dell’utilizzo;
- rispettare la regolarità e legittimità delle procedure adottate e, in quanto “soggetto veicolo” dell’aiuto regionale diretto alle imprese affidate, assolvere a tutti gli obblighi previsti dalla normativa comunitaria relativa agli aiuti di Stato, compresi quelli inerenti il Registro Nazionale degli aiuti di Stato, e provvedere a raccogliere le dichiarazioni de minimis rilasciate dai beneficiari finali degli interventi;
- aderire alle richieste di informazione che perverranno dall’Ente finanziatore;
- osservare ogni altra prescrizione indicata nel Disciplinare e nei Decreti dell’Assessore dell’agricoltura e riforma agro-pastorale n.1256/DecA/25 del 25 maggio 2016 e n. 2975/DecA/57 del 29 ottobre 2018 e qui non espressamente richiamata.
Alla domanda deve, inoltre, essere allegata la seguente documentazione:
1. Copia di un valido documento d’identità del legale rappresentante del Confidi e del Presidente del collegio dei sindaci/revisori;
2. Copia dello statuto;
3. Copia del bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della domanda. Qualora il Confidi non abbia ancora approvato il bilancio previsto dall’art. 10, comma 2, lettera d) dovrà presentare copia dell’ultimo bilancio chiuso unitamente alla relazione di approvazione;
4. scansione della ricevuta di pagamento dell’imposta di bollo nella misura di euro 16,00. L’imposta di bollo dovrà essere corrisposta utilizzando il modello F23 dell’Agenzia delle Entrate inserendo il codice tributo 456T.