Provvedimenti espropriativi per infrastrutture lineari energetiche e impianti di energia rinnovabile
Provvedimenti espropriativi per infrastrutture lineari energetiche e impianti di energia rinnovabile
Ultimo aggiornamento: 16-07-2019
Stato procedimento: In corso
Cosa è?
Decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001
Il procedimento riguarda i provvedimenti espropriativi per infrastrutture lineari energetiche. Tali procedimenti sono istaurati da società interessate in materia di energia eolica, energia fotovoltaica, energia elettrica lineare ed in particolare dall'Enel energia ai sensi della legge regionale n. 43/1989 (vedi sezione normativa) che attribuisce al Presidente della Regione la competenza espropriativa in materia di linee elettriche, di eolico e fotovoltaico.
Si intendono infrastrutture lineari energetiche i gasdotti, gli elettrodotti, gli impianti eolici o alimentati da fonti energetiche rinnovabili i gli oleodotti e le reti di trasporto di fluidi termici, ivi incluse le opere, gli impianti e i servizi accessori connessi o funzionali all'esercizio degli stessi, nonché i gasdotti e gli oleodotti per la coltivazione e lo stoccaggio degli idrocarburi. L'avviso di avvio del procedimento viene comunicato personalmente agli interessati dalle singole opere previste del piano o dal progetto.
Qualora il numero dei destinatari sia superiore a cinquanta, ogni comunicazione, notificazione o avviso riguardante l'iter per l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio o la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera è effettuato mediante pubblico avviso da affiggere all'albo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili interessati dalla infrastruttura lineare energetica , nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale o locale, sul sito istituzionale della Regione. L'avviso dovrà precisare dove e con quali modalità può essere consultato il piano o il progetto.
Gli interessati potranno formulare entro i successivi trenta giorni osservazioni che verranno valutate dall'autorità espropriante ai fini delle definitive determinazioni. L'accertamento della conformità urbanistica delle opere, l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità sono effettuate mediante convocazione di una conferenza di servizi. Il procedimento potrà essere avviato anche sulla base di un progetto preliminare integrato da un adeguato elaborato cartografico che individui le aree potenzialmente interessate dal vincolo preordinato all'esproprio, le eventuali fasce di rispetto e le necessarie misure di salvaguardia, nonché da una relazione che indichi le motivazioni per le quali si rende necessario avviare il progetto. Il provvedimento finale comprende l'approvazione del progetto e determina l'inizio del procedimento di esproprio. Il competente Servizio dell'Assessorato degli Enti locali, finanze e urbanistica provvede all'analisi della documentazione presentata ed alla eventuale richiesta di documentazione integrativa, e valutata la correttezza, provvede alla emanazione della determinazione finale e definitiva (vedi note).
La determinazione viene quindi comunicata dal Servizio all’Ente Espropriante.
Enti promotori dell'espropriazione
120 giorni
La domanda può essere presentata in qualunque momento dell'anno
- domanda di esproprio;
- dichiarazione di pubblica utilità;
- conferenza dei servizi;
- eventuali osservazioni;
- indicazione degli oneri relativi alle espropriazioni;
- 5 copie di elenchi delle ditte espropriate;
- 5 copie di planimetrie dei terreni espropriati;
- relazione sulla natura dei suoli;
- perizia di stima della aree giurata in tribunale.
- una marca da bollo per la domanda;
- una marca da bollo per il provvedimento conclusivo;
- una marca da bollo da 0,26 euro per ogni allegato.
Per giurisprudenza consolidata, i provvedimenti espropriativi adottati dal Servizio sono definitivi, non soggetti a ricorso gerarchico e, quindi, immediatamente impugnabili nelle sedi giurisdizionali competenti.