Approvazione dei piani regolatori portuali
Approvazione dei piani regolatori portuali
Ultimo aggiornamento: 10-11-2020
Stato procedimento: In corso
Cosa è?
Legge n. 84 del 28/01/1994, art. 5
L'ambito e l'assetto complessivo dei porti di rilevanza economica, esclusi quelli con funzione turistica e da diporto, sono stabiliti dal piano regolatore portuale, che individua anche le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree interessate.
Il piano regolatore è adottato, d’intesa con il Comune o i comuni interessati, dal Comitato portuale, per i porti nei quali è stata istituita l'Autorità portuale, o, in mancanza di tale organismo, dall'Autorità marittima.
Il piano è successivamente inviato al Consiglio superiore dei lavori pubblici, che deve esprimere un parere entro 45 giorni dal suo ricevimento. Decorso inutilmente tale termine, il parere si intende reso in senso favorevole.
Una volta ottenuto il parere o trascorso comunque il termine per il suo rilascio, il piano regolatore deve essere sottoposto alle procedure per la valutazione dell'impatto ambientale - VIA e e per la valutazione ambientale strategica - VAS (consulta, dalla sezione procedimenti collegati, le relative schede informative) e deve essere approvato dalla Regione.
A tal fine, il piano deve essere sottoposto al Servizio pianificazione paesaggistica e urbanistica della Direzione generale della Pianificazione urbanistica territoriale dell’Assessorato degli Enti locali.
Quest’ultimo esamina la documentazione e, entro 90 giorni dal suo ricevimento, previo parere del Comitato tecnico regionale per l'urbanistica (CTRU), predispone la proposta da sottoporre alla Giunta regionale, che provvede ad approvare il piano.
Autorità marittime e portuali che, in Sardegna, gestiscono porti appartenenti alle classi I, II e III della categoria II (vedi note).
90 giorni per l’istruttoria e la predisposizione della proposta da presentare alla Giunta.
i porti marittimi nazionali sono così classificati:
- categoria I: porti o specifiche aree portuali finalizzati alla difesa militare e alla sicurezza dello Stato;
- categoria II, classe I: porti o specifiche aree portuali di rilevanza economica internazionale;
- categoria II, classe II: porti o specifiche aree portuali di rilevanza economica nazionale;
- categoria II, classe III: porti o specifiche aree portuali di rilevanza economica regionale e interregionale.