AUTORIZZAZIONE ALLA REALIZZAZIONE E ALL'ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI DI GESTIONE DEI RIFIUTI
AUTORIZZAZIONE ALLA REALIZZAZIONE E ALL'ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI DI GESTIONE DEI RIFIUTI
Ultimo aggiornamento: 17-08-2015
Stato procedimento: In corso
Cosa è?
(artt. 208, 209 e 211 del D.lgs 152/2006)
Privati, Comuni e loro consorzi, altri enti pubblici
1) essere cittadino italiano o cittadini di stati membri della Unione europea o cittadino, residente in Italia, di un altro stato che riconosca analogo diritto ai cittadini italiani;
2) essere domiciliato, residente ovvero avere sede o una stabile organizzazione in Italia;
3) essere iscritto al registro delle imprese, ad eccezione delle imprese individuali;
4) non trovarsi in stato di interdizione legale ovvero di interdizione temporanea dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese;
5) non essere in stato di fallimento, di liquidazione, di cessazione di attività o di concordato preventivo e in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione straniera;
6) non avere riportato condanna passata in giudicato, salvi gli effetti della riabilitazione e della sospensione della pena:
- a pena detentiva per reati previsti dalle norme a tutela dell’ambiente;
- alla reclusione per un tempo non inferiore a un anno per un delitto contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica, contro il patrimonio, contro l’ordine pubblico, contro l’economia pubblica, ovvero per un delitto in materia tributaria;
- alla reclusione per un tempo non inferiore a due anni per un qualunque delitto non colposo;
7) non essere sottoposto a misure di prevenzione;
8) essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori, secondo la legislazione italiana o quella del Paese di residenza;
9) non essersi reso colpevole di false dichiarazioni nel fornire informazioni che possono essere richieste ai fini del rilascio dell’autorizzazione.
Domanda di autorizzazione (secondo i modelli allegati alle linee guida)a cui allegare, in particolare, la seguente documentazione:
- titolo di disponibilità dell’area destinata alla realizzazione dell’impianto (tra i titoli di disponibilità è escluso il comodato d’uso);
- certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal comune territorialmente competente;
- dichiarazione sostitutiva di atto notorio sottoscritta dal soggetto destinato a espletare la gestione dell’impianto, attestante il possesso dei requisiti soggettivi richiesti per la gestione dei rifiuti;
- dichiarazione sostitutiva sottoscritta da professionista abilitato, attestante la conformità dell’intervento proposto alla vigente pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti;
- qualora sia stato redatto un piano provinciale di gestione dei rifiuti, dichiarazione sostitutiva sottoscritta da professionista abilitato attestante che la localizzazione è conforme a quanto previsto dal piano provinciale che
individua le aree idonee e non idonee per impianti di recupero e di smaltimento rifiuti e che il sito interessato non è soggetto a vincoli definiti escludenti dal medesimo piano provinciale;
- dichiarazione sostitutiva sottoscritta da professionista abilitato, attestante l’assenza nel raggio di duecento metri di pozzi e/o altre strutture di derivazione e/o captazione di acque destinate al consumo umano, erogate a terzi mediante impianto di acquedotto che riveste carattere di pubblico interesse (art. 94 D.Lgs. 152/06);
- progetto definitivo dell’impianto;
- dichiarazione sostitutiva sottoscritta da professionista abilitato nella quale sono individuati gli enti e i soggetti competenti al rilascio delle autorizzazioni, nullaosta o altri atti di assenso comunque denominati, necessari alla realizzazione e all’esercizio dell’intervento proposto;
- provvedimento di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), o di esclusione dalla procedura di V.I.A., ex art. 19 e seguenti del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., qualora previsto, e relativa dichiarazione sostituiva, attestante la conformità degli elaborati di progetto a quelli per i quali è stato espresso il giudizio positivo di compatibilità ambientale o il mancato assoggettamento a V.I.A.;
- dichiarazione sostituiva, attestante la conformità della documentazione che sarà presentata ai vari soggetti interessati a quella depositata presso l’amministrazione procedente:
a)relazione sugli effetti dell’impianto sull’ambiente circostante;
b)documentazione per autorizzazione allo scarico dei reflui secondo il corpo recettore;
c)documentazione per autorizzazione alle emissioni in atmosfera;
d)documentazione conforme a quella richiesta per il rilascio della concessione edilizia/permesso di costruire;
e) documentazione conforme a quella richiesta per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica;
f) relazione tecnica che riporta in modo sintetico le sorgenti di rumore;
nomina, esperienza, requisiti e accettazione responsabile tecnico;
g) schema garanzia finanziaria;
h) richiesta (eventuale) CPI;
i) pagamento oneri istruttoria.
Nell'autorizzazione è contenuto l'obbligo di inviare entro il 30 aprile di ogni anno:
- alla Regione, alla Provincia e all'Arpas la relazione annuale sull'attività di gestione dell'impianto nell'anno precedente;
- all'Arpas - Sezione regionale del Catasto rifiuti e all'Osservatorio provinciale dei rifiuti della provincia d'appartenenza le "schede ISPRA" e le schede del censimento annuale dei rifiuti compilate secondo il format richiesto.