Contributi di protezione civile a favore di privati per danni al patrimonio abitativo e alle attività economiche e produttive in seguito ad eventi calamitosi verificatisi dal 1° dicembre 2021 al 30 giugno 2023
Contributi di protezione civile a favore di privati per danni al patrimonio abitativo e alle attività economiche e produttive in seguito ad eventi calamitosi verificatisi dal 1° dicembre 2021 al 30 giugno 2023
Ultimo aggiornamento: 02-08-2024
Stato procedimento: In corso
Cosa è?
Legge Regionale del 09/11/2015 n. 26– “Interventi urgenti a favore dei privati e delle attività produttive danneggiati a seguito di eventi calamitosi in Sardegna”.
La Regione Autonoma della Sardegna eroga contributi per le spese di primo intervento sostenute in occasione di calamità naturali ed eccezionali avversità atmosferiche, a favore di privati e attività economiche e produttive.
Possono presentare la domanda:
- I soggetti privati, proprietari o terzi interessati, che in conseguenza all’evento calamitoso abbiano subito danni al patrimonio edilizio abitativo, ai mobili presenti al suo interno e ai beni mobili registrati;
- I titolari di attività economiche e produttive che in conseguenza all’evento calamitoso abbiano subito danni agli immobili nei quali si svolge l’attività, ai beni mobili strumentali, alle scorte di merci, materie prime, ai semilavorati, prodotti finiti danneggiati o distrutti, non più utilizzabili;
- Le aziende agricole sono ammesse ai contributi solo per i danni derivanti dalle eccezionali precipitazioni atmosferiche (colture escluse) verificatesi nell'oristanese nelle giornate dal 21 al 23 novembre 2022 (L.R. 1/2023 - art. 16 c. 1).
Preventivamente, il Comune interessato dovrà dare comunicazione ufficiale ai propri cittadini riguardo l’apertura dei termini e la scadenza per la presentazione della domanda.
L’istanza di contributo dovrà essere presentata esclusivamente attraverso il Sistema Informativo di Protezione Civile (SIPC) compilando tutti i campi obbligatori della modulistica proposta.
(vedere “Manuale SIPC per i cittadini” nella sezione “Documenti utili”).
Home page SIPC: https://sipc.regione.sardegna.it/welcome
Video tutorial "Come accedere alla procedura su SIPC":
https://www.youtube.com/watch?v=UgHAHMBZ4IM
oppure
https://www.facebook.com/dgpc.ras/videos/775055231214672/
(Copiare e incollare i link in una nuova barra di ricerca)
La domanda di contributo deve pervenire entro e non oltre il 20 marzo 2024, ovvero il 30° giorno successivo alla comunicazione di avvio del procedimento trasmessa dalla Direzione Generale della Protezione Civile al Comune di riferimento.
Allo scadere del termine per la presentazione dell’istanza, l’Amministrazione Comunale di riferimento procederà entro 30 giorni all’istruttoria e all’ammissione provvisoria ovvero al rigetto delle domande pervenute. Per le domande presentate entro i termini, che necessitano di integrazione, il Comune assegna al richiedente un termine di 10 giorni per fornire la documentazione o attestazioni/dichiarazioni integrative.
Entro i termini su indicati, l’Amministrazione Comunale trasmette alla Direzione Generale della Protezione Civile, la pratica riguardante tutte le istanze trattate ai fini dell’assegnazione delle risorse.
Dalla data di liquidazione del contributo al Comune da parte della Direzione Generale della Protezione Civile, i beneficiari avranno a disposizione:
A) Per il patrimonio abitativo:
30 mesi (due anni e mezzo) per la ricostruzione dell’abitazione distrutta e ripristino/sostituzione dei beni mobili;
18 mesi (un anno e mezzo) per il ripristino dei beni immobili danneggiati e ripristino/sostituzione dei beni mobili;
12 mesi per ripristinare o riacquistare i beni mobili registrati.
B) Per le attività economiche e produttive:
18 mesi (un anno e mezzo) per il ripristino dei beni immobili;
12 mesi per ripristinare o riacquistare i beni danneggiati, ivi compresi i beni mobili registrati.
Alla domanda dovranno essere allegati, a seconda dei casi, i moduli di cui alla sezione “Modulistica”, la documentazione fotografica dei danni nell’immediatezza dell’evento calamitoso ed eventualmente altra documentazione prevista nei vari paragrafi degli “Indirizzi attuativi” (sezione “Normativa”). In particolare, per i danni ai beni mobili registrati è indispensabile produrre un Verbale di Pubblica Autorità che rilevi e attesti i danni subiti a seguito dell’evento calamitoso.
Qualora gli interventi siano già conclusi alla data della domanda, il Comune invia una richiesta di presentazione del rendiconto delle spese sostenute e regolarmente documentate del termine di 30 giorni.
Nel caso in cui gli interventi non siano stati eseguiti o siano stati eseguiti parzialmente alla data della domanda, il beneficiario avrà a disposizione i termini indicati nella sezione “Termini di conclusione del procedimento” per completare gli interventi e trasmettere il rendiconto delle spese sostenute, entro 30 giorni.
Il rendiconto, in entrambi i casi, deve essere inserito nel portale SIPC e corredato da idonea documentazione, quali fatture o ricevute intestate al richiedente il contributo o, solo per le abitazioni, ad altro componente del nucleo familiare, nonché atti o provvedimenti inoltrati o rilasciati in relazione ai lavori dichiarati (comunicazioni, SCIA) e documentazione fotografica pre e post-intervento.
I soggetti che presentano domanda di contributo saranno soggetti a verifiche e controlli finali rispetto la documentazione di istanza, di rendicontazione e sui lavori effettuati.
MASSIMALI DEL CONTRIBUTO PER LE ABITAZIONI DANNEGGIATE
L’importo del contributo è determinato applicando le percentuali di seguito indicate all’importo del danno stimato, comprensivo delle spese relative alle prestazioni tecniche, e comunque nel limite massimo di € 150.000:
- Fino all’80% nel caso di abitazione principale del proprietario;
- Fino al 50% nel caso di abitazione principale di un soggetto diverso dal proprietario;
- Fino all’80% per le sole parti in comune di un edificio residenziale, solo se ne risulti almeno una abitazione principale di un proprietario;
- Fino al 50% per le sole parti in comune di un edificio residenziale, se non ne risulti nessuna abitazione principale di un proprietario.
MASSIMALI DEL CONTRIBUTO PER LE ABITAZIONI DISTRUTTE
L’importo del contributo è determinato applicando le percentuali e massimali di seguito indicati al minor valore tra l’importo del quadro economico di progetto e il costo effettivo, ivi comprese le spese relative alle prestazioni tecniche:
- Fino all’80% e non superiore a € 187.500 per l’unità destinata ad abitazione principale del proprietario;
- Fino al 50% e non superiore a € 150.000 per l’unità destinata ad abitazione principale di un soggetto diverso dal proprietario;
- Fino a € 10.000 per le spese di demolizione dell’immobile da ricostruire.
La spesa relativa alle prestazioni tecniche per il ripristino o la ricostruzione dell’immobile è ammissibile nel limite del 10% dell’importo dei lavori ammessi a contributo, considerati al netto dell’aliquota IVA di legge.
MASSIMALI DEL CONTRIBUTO PER I BENI MOBILI
Per i soli immobili distrutti o danneggiati e destinati ad abitazione principale (del proprietario o di un terzo) si concede un contributo per il ripristino o la sostituzione dei beni mobili distrutti o danneggiati. Il contributo è determinato per un importo massimo di € 2.000 per vano catastale principale e per un massimo di € 10.000. Per vano catastale principale si intendono cucina, sala e camera da letto.
MASSIMALI DEL CONTRIBUTO PER I BENI MOBILI REGISTRATI
Il contributo non può superare l’importo massimo di € 30.000.
Per i veicoli danneggiati il contributo è pari al minor valore tra il costo della riparazione e il valore medio di mercato del bene.
In caso di rottamazione e riacquisto, il contributo è pari al valore medio di mercato del bene rottamato, con un minimo riconosciuto di € 4.000.
MASSIMALI DEL CONTRIBUTO PER LE ATTIVITA’ ECONOMICHE E PRODUTTIVE
L’importo del contributo è determinato applicando le percentuali di seguito indicate all’importo del danno stimato, comprensivo delle spese relative alle prestazioni tecniche.
Considerato che il contributo è riconosciuto nel rispetto delle disposizioni comunitarie sugli aiuti di stato in regime “de minimis”, l’Amministrazione locale che effettuerà l’assegnazione verifica il rispetto dei limiti previsto dal Regolamento UE n° 1407/2013 (attualmente Regolamento n° 2831/2023) che prevede l’importo massimo erogabile con riferimento al triennio precedente di euro 300.000 per le attività economiche e produttive:
- Fino al 50% per gli interventi di ripristino strutturale e funzionale dell’immobile, calcolato sul valore della perizia;
- Fino all’80% per il ripristino o la sostituzione di macchinari, attrezzature e beni mobili calcolato sul valore indicato nella perizia;
- Fino all’80% per l’acquisto di scorte di materie prime e semilavorati, calcolato sull’importo indicato in perizia;
- Fino all’80% del costo necessario alla realizzazione o riacquisto di prodotti finiti danneggiati o distrutti e non più commerciabili, calcolato sul valore indicato in perizia;
- Fino al 50% per la ricostruzione dell’immobile nello stesso sito, calcolato sul minor valore tra l’importo del quadro economico di progetto e il costo effettivo.
La spesa relativa alle prestazioni tecniche per il ripristino o la ricostruzione dell’immobile sede delle attività economiche e produttive è ammissibile nel limite del 10% dell’importo dei lavori ammessi a contributo, considerati al netto dell’aliquota IVA di legge.
Per tutti i casi sopra evidenziati, l’importo dei contributi come sopra determinati sarà rimodulato dal Comune all’atto della verifica finale della spesa sostenuta ove questa risultasse inferiore all’importo degli interventi ammessi a contributo.
Per le abitazioni distrutte o danneggiate:
- Strutture portanti;
- Impianti (elettrico, fotovoltaico, citofono, segnale televisivo, allarme, rete lan, termico, climatizzazione, idrico/fognario, ascensore, montascale);
- Finiture interne ed esterne (intonacatura e tinteggiatura interna ed esterna, pavimentazione interna, intonaci, rivestimenti parietali diversi, controsoffittature, tramezzature e divisori, spese per rimozione si acqua, fango e detriti all’interno dell’abitazione);
- Serramenti interni ed esterni;
Per i beni mobili registrati adibiti a primaria necessità:
- Sostituzione o ripristino;
Per le attività economiche e produttive:
- Strutture portanti;
- Impianti (elettrico, fotovoltaico, citofono, segnale televisivo, allarme, rete lan, termico, climatizzazione, idrico/fognario, ascensore, montascale);
- Finiture interne ed esterne (intonacatura e tinteggiatura interna ed esterna, pavimentazione interna, intonaci, rivestimenti parietali diversi, controsoffittature, tramezzature e divisori, spese per rimozione si acqua, fango e detriti all’interno dell’abitazione);
- Serramenti interni ed esterni;
- Arredi locali e attrezzature connesse all’immediata ripresa della capacità produttiva;
- Ripristino di macchinari, di attrezzature, beni mobili registrali strumentali all’esercizio dell’attività economica;
- Acquisto di merci, scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti danneggiati o distrutti e non più utilizzabili.