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Supporto :



Contributi in conto corrente ai comuni per l'attivazione di servizi innovativi sperimentali per la prima infanzia



 Ultimo aggiornamento: 17-12-2018

Stato procedimento: In corso



CODICE UNIVOCO
Codice UnivocoCON290
TIPOLOGIA
Sussidi, Contributi, Agevolazioni Sussidi, Contributi, Agevolazioni
LIVELLO DI INTERAZIONE
Non definito
LIVELLO DI INFORMATIZZAZIONE
Non definito
Invia Segnalazione Invia Segnalazione

Cosa è?

Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. Legge n. 296/2006, art. 1, comma 1259

La Regione ha adottato un piano triennale straordinario per lo sviluppo integrato dei servizi socio-educativi per la prima infanzia che comprende i nidi per l’infanzia, i servizi integrativi (diversificati per modalità strutturali, di accesso, di frequenza e di funzionamento) ed i servizi innovativi nei luoghi di lavoro.
Il piano intende promuovere una pluralità di servizi di carattere socioeducativo in grado di:
- migliorare la qualità della vita del bambino;
- favorire la socializzazione come aspetto essenziale del benessere psico-fisico del bambino;
- sostenere le famiglie nei loro compiti di cura e di educazione dei propri figli, anche attraverso soluzioni flessibili.

In particolare, il piano prevede l’erogazione ai comuni di contributi in conto corrente per la promozione, soprattutto negli enti di minori dimensioni e nelle realtà territoriali più decentrate, di due tipologie di servizi innovativi:
a) servizi educativi da attuare in contesto domiciliare, quali quello di "mamma accogliente" e di "educatore familiare" (vedi note);
b) sezioni sperimentali, destinate a bambini di età compresa fra i 18 ed i 36 mesi.
I servizi in contesto domiciliare hanno caratteristiche strutturali ed organizzative diverse da quelle dei servizi nido, ma devono essere attuati in un ambiente comunque accogliente, attrezzato per il gioco e la vita di relazione della prima infanzia, pertanto i comuni dovranno attestare l’adeguatezza degli spazi messi a disposizione. Gli stessi enti dovranno anche definire, secondo criteri di congruenza rispetto alle rette dei nidi di infanzia, il costo del servizio, che sarà a carico delle famiglie.

I comuni interessati dovranno presentare all’Assessorato dell’Igiene, sanità ed assistenza sociale - Direzione generale delle politiche sociali un progetto contente le proprie proposte per la gestione dei servizi innovativi per la prima infanzia.
Le modalità gestionali dovranno essere coerenti con i seguenti obiettivi:
- valorizzare la centralità della famiglia, che diventa co-protagonista nelle scelte educative;
- diversificare l’offerta dei servizi all’infanzia, garantendo efficienza, efficacia ed affidabilità;
- favorire l’emersione del lavoro precario ed irregolare delle baby sitter, con conseguente maggiore garanzia e qualità dell’assistenza all’infanzia.

I contributi saranno concessi prioritariamente ai progetti presentati dai comuni in forma associata e dai comuni privi o carenti di servizi socio-educativi pubblici.
Oltre che sulla base delle priorità indicate, i progetti saranno valutati tenendo conto dei seguenti elementi:
- rispondenza ai requisiti previsti dalla normativa di settore attualmente in vigore;
- congruità rispetto alla domanda potenziale del territorio, con particolare riferimento alle proposte di dotazione di posti/bambini superiore al numero dei bambini residenti nel/nei Comune/i.
Il finanziamento sarà concesso entro i seguenti massimali:
- per i servizi in contesto domiciliare, 5 mila euro all’anno, da destinare al pagamento dei contributi assicurativi e previdenziali riconosciuti per ciascuna collaborazione attivabile (una ogni tre bambini destinatari del progetto);
- per le sezioni sperimentali, 80 per cento del costo previsto, tenuto conto del cofinanziamento e, comunque, entro i 30 mila euro per servizio sperimentale e per comune.

In seguito all’assegnazione del finanziamento, gli enti proponenti dovranno presentare un progetto dal quale risultino le modalità di espletamento dei servizi, in particolare quelle per l’individuazione delle collaborazioni. I progetti saranno, successivamente, verificati e valutati dalla Direzione generale delle politiche sociali.
Per i servizi in contesto domiciliare, l’erogazione dell'importo assegnato avverrà in seguito alla presentazione della documentazione di spesa relativa ai contributi versati. Mentre per le sezioni sperimentali, in seguito alla presentazione della documentazione dimostrativa dell’avvio del servizio, sarà erogata una prima anticipazione non superiore al 50 per cento dei costi risultanti dal progetto esecutivo.

comuni della Sardegna

scaduto il 10 settembre 2008

manifestazione di interesse, predisposta secondo il modello disponibile nella sezione modulistica ed accompagnata dalle seguenti attestazioni, firmate dal Sindaco ed eventualmente riportate in un’unica dichiarazione:
- indicazione di massima del costo del progetto e dell’eventuale co-finanziamento. Il Sindaco dovrà anche specificare che il costo del servizio erogato rientra nella spesa sociale del Comune calcolata dall’Istat;
- dichiarazione dell’immediata disponibilità dell’area o della struttura interessata;
- breve descrizione del contesto locale e territoriale con indicazione del numero di nuovi posti-bambino che si vogliono realizzare.

Il nido ed il micronido d'infanzia sono strutture che accolgono le bambine ed i bambini di età compresa tra i 3 mesi ed i 3 anni, con priorità per quelli disabili o in situazione di svantaggio socio-culturale.
I due servizi si differenziano in base alla ricettività: il nido d'infanzia va da un minimo di 20 ad un massimo di 60 posti-bambino, il micronido va da 6 a un numero non superiore a 20 posti-bambino.

"Mamma accogliente" è il servizio offerto da mamme che accolgono, nella propria abitazione, fino ad un massimo di 3 bambini di età compresa fra 3 mesi e 3 anni. Nel caso in cui la mamma che offre il servizio non sia in possesso di un titolo adeguato, dovrà frequentare un percorso di formazione. Il servizio di "educatore familiare", invece, è offerto da operatori, con titolo specifico e con precedente esperienza lavorativa o tirocinio presso servizi educativi, che accudiscono fino ad un massimo di 3 bambini di età compresa fra 3 mesi e 3 anni. Tale servizio può essere attivato presso il domicilio dell’educatore o in ambienti messi a disposizione dalle famiglie dei bambini interessati, da enti pubblici, da istituzioni religiose...

Assessorato dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale
Servizio politiche per la famiglia e l'inclusione sociale
Via Roma, 253 - 09123 Cagliari
Telefono: 070/6065442
Fax: 070/6065438 - 070/6064924

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