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INTERVENTI DI VALORIZZAZIONE A FINI TURISTICI DELL'ATTRATTIVITA' DEI SISTEMI PRODUTTIVI IDENTITARI E TRADIZIONALI DEI CENTRI MINORI



 Ultimo aggiornamento: 20-08-2015

Stato procedimento: In corso



CODICE UNIVOCO
Codice UnivocoENT474
TIPOLOGIA
Finanziamenti Finanziamenti
LIVELLO DI INTERAZIONE
Non definito
LIVELLO DI INFORMATIZZAZIONE
Non definito
Invia Segnalazione Invia Segnalazione

Cosa è?

P.O. F.E.S.R. 2007/2013 Competitività regionale e occupazione - Asse V "Sviluppo urbano" - Obiettivo operativo 5.2.2 "Recupero e sostegno al know how locale e promozione dei sistemi produttivi dei centri minori"

L’Assessorato del Turismo, artigianato e commercio promuove interventi di valorizzazione a fini turistici dell’attrattività dei sistemi produttivi identitari e tradizionali dei centri minori”, al fine di perseguire le seguenti finalità:
- valorizzare l’attrattività dei sistemi produttivi dei centri minori anche attraverso il rilancio e la rivitalizzazione
delle botteghe artigiane e degli antichi mestieri e l’attivazione di filiere legate all’identità culturale ed alle specificità territoriali;
- l’integrazione e l’ottimizzazione di iniziative strategiche e funzionalmente inserite in Piani integrati territoriali che siano in grado di perseguire e dimostrare il raggiungimento di rilevanti risultati socio-economici.

Le proposte di finanziamento possono ricomprendere:
- interventi infrastrutturali finalizzati alla valorizzazione dell’attrattività turistica e produttiva degli ambiti urbani entro i quali sono localizzati i sistemi produttivi identitari e tradizionali, in termini di miglioramento dell’accessibilità, dell’attrattività e della fruibilità. In particolare, gli interventi dovranno riguardare la riqualificazione, il recupero ed il riuso del patrimonio pubblico esistente strettamente funzionale alla realizzazione delle proposta di finanziamento, ovvero pertinenti alla valorizzazione dei sistemi produttivi identitari e tradizionali;
- interventi immateriali connessi agli interventi infrastrutturali volti anche all’avviamento di servizi e politiche comuni di valorizzazione e promozione turistica della cultura, dell’identità e delle tradizioni legate
alle specificità territoriali degli ambiti urbani dei centri minori. In particolare, gli interventi dovranno favorire il rilancio e la rivitalizzazione dei sistemi produttivi identitari e tradizionali, nell’ottica di incentivare forme di turismo sostenibile e responsabile.

Un apposita Commissione sarà istituita dal Direttore del Servizio programmazione, valutazione e monitoraggio per l'esame e la valutazione dei progetti.
La Commissione provvederà alla verifica della ricevibilità delle domande, all’apertura delle buste, all’accertamento dell’ammissibilità e alla valutazione delle domande ammissibili. Entro 30 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande, predisporrà la graduatoria delle proposte di finanziamento ammesse sulla base di determinati criteri di valutazione.

Successivamente pubblicherà entro 15 giorni dalla chiusura dei lavori della Commissione giudicatrice, sul Buras e sul sito istituzionale della Regione, la graduatoria delle proposte di finanziamento ammesse, il finanziamento assegnato a ciascun beneficiario e l’elenco delle domande non ammesse.

Le agevolazioni saranno erogate secondo gli anticipi e in base agli stati di avanzamento lavori, previa verifica della regolarità delle spese effettuate per ciò che attiene alla verifica dei sistemi di gestione e di controllo dei finanziamento concessi nell’ambito dei fondi strutturali. Le quote di finanziamento indicate saranno erogate su formale richiesta del beneficiario in base alle spese effettivamente sostenute ed ammesse a finanziamento.

Le proposte di finanziamento saranno finanziate fino al 90% delle spese dichiarate ammissibili, rimanendo a carico di ciascun Comune potenzialmente beneficiario il cofinanziamento minimo del restante 10%.

Possono presentare proposte di finanziamento i singoli comuni che appartengono alle reti di cooperazione dei centri minori, costituite da almeno 5 comuni indipendentemente dalla popolazione o, in alternativa, da almeno 3 comuni con una popolazione complessiva non inferiore a 10 mila abitanti.
Le reti di cooperazione dei centri minori possono essere costituite esclusivamente dai seguenti soggetti:
- comuni singoli potenzialmente beneficiari;
- comuni singoli e associati (esclusivamente Consorzi e unioni di comuni) non potenzialmente beneficiari e non apportatori di risorse, purché la loro partecipazione sia funzionale e sinergica rispetto alla realizzazione della proposta di finanziamento;
- comuni singoli e associati (esclusivamente Consorzi e unioni di comuni) non potenzialmente beneficiari ma apportatori di risorse per la proposta di finanziamento, purché la loro partecipazione e gli interventi medesimi siano funzionali e sinergici alla realizzazione della proposta complessiva di finanziamento.
Possono essere coinvolti nelle iniziative della rete di cooperazione di centri minori anche soggetti privati apportatori o non apportatori di risorse, purché la loro partecipazione sia funzionale e sinergica rispetto alla realizzazione della proposta di finanziamento.

Le reti, costituite da comuni anche non contigui, devono:
- identificare al loro interno il Comune capofila proponente;
- essere caratterizzate da una strategia comune da perseguire in forma associata, in una logica di “specializzazione territoriale e/o tematica”, risultante dall’atto di programmazione denominato “Documento strategico della rete di cooperazione dei Comuni di:…”, ovvero “Documento strategico della rete di cooperazione… (eventuale nome dato alla rete)”;
- perseguire l’obiettivo condiviso di sviluppo turistico in tema di valorizzazione dell’attrattività dei propri sistemi produttivi identitari e tradizionali, ovvero supportare il rilancio e la rivitalizzazione delle botteghe artigiane, degli antichi mestieri e delle attività tradizionali e tipiche, nonché l’attivazione di filiere legate all’identità culturale ed alle specificità territoriali, anche attraverso il miglioramento del grado di attrattività turistica dello specifico ambito urbano nel quale sono localizzati i sistemi produttivi;
- dimostrare il coinvolgimento, anche attraverso le associazioni di categoria e i Centri commerciali naturali istituiti dalla Legge regionale 5/2006, di operatori economici regolarmente iscritti alla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura quali rappresentanti dei sistemi produttivi identitari e tradizionali, ovvero delle botteghe artigiane, degli antichi
mestieri e delle attività tradizionali e tipiche che formalmente si impegnano alla realizzazione di un piano di investimenti funzionalmente collegati con le finalità indicate dal bando. Tale impegno, formalizzato mediante la sottoscrizione di uno specifico protocollo di intesa o accordo con il Comune nel cui territorio insiste l’attività produttiva, costituisce requisito di accesso per la partecipazione da parte degli stessi operatori ad un successivo bando, emanato dall’Assessorato del Turismo, artigianato e commercio, destinato ad agevolare, in regime di de minimis, le iniziative adeguate alla realizzazione del piano di investimenti.
I Comuni facenti parte della rete di cooperazione dei centri minori non devono aver ottenuto finanziamenti per le stesse opere, con altri bandi o programmi.
Ciascun Comune, pur potendo partecipare a più di una rete di cooperazione di centri minori, può chiedere finanziamenti all’interno di una sola proposta di finanziamento che rispetti le finalità del bando.

1)Domanda di finanziamento
2) Documentazione amministrativa

A. Per il Comune capofila, deliberazioni dell’organo competente, attestanti:
- l’approvazione dell’atto di programmazione denominato “Documento strategico della rete di cooperazione dei Comuni di:…”, ovvero “Documento strategico della rete di cooperazione… (eventuale nome dato alla rete)”, contenente la descrizione della strategia comune da perseguire in forma associata posta alla base della concezione della proposta di finanziamento;
- l’approvazione della proposta di finanziamento complessiva e del cofinanziamento reso disponibile da ciascun Comune appartenente alla rete di cooperazione, il costo complessivo e il finanziamento totale richiesto, suddiviso tra interventi infrastrutturali e interventi immateriali;
- che la rete di cooperazione dei centri minori è stata costituita con atto formale, sottoscritto dal legale rappresentante di ciascun Comune appartenente alla rete;
- che i singoli Comuni aderenti hanno assunto le deliberazioni di approvazione della proposta di finanziamento complessiva e di adesione alla rete.

B. Per i singoli Comuni appartenenti alla rete di cooperazione dei centri minori (pertanto anche per il Comune capofila nelle parti non indicate precedentemente), deliberazioni dell’organo competente, attestanti:
- l’approvazione dell’atto di programmazione denominato “Documento strategico della rete di cooperazione dei Comuni di:…”, ovvero “Documento strategico della rete di cooperazione… (eventuale nome dato alla rete)”, contenente la descrizione della strategia comune da perseguire in forma associata posta alla base della concezione della proposta di finanziamento, che dovrà essere allegato alla deliberazione;
- l’approvazione della proposta di finanziamento complessiva contenente l’elencazione di tutte le operazioni dei singoli Comuni appartenenti alla rete di cooperazione;
- l’approvazione degli elaborati tecnico – progettuali di propria competenza, di livello almeno preliminare, inseriti all’interno del suddetto progetto complessivo, con il relativo quadro economico, suddiviso tra interventi infrastrutturali e interventi immateriali;
- il mandato al Comune capofila della rete di cooperazione dei centri minori di avanzare domanda di finanziamento;
- la nomina del responsabile del procedimento;
- l’impegno:
a)a rispettare tutte le norme vigenti, regionali, nazionali e comunitarie, quanto specificato per quanto riguarda gli obblighi del beneficiario, la rinuncia e revoca del finanziamento ed il contenuto del disciplinare;
b) a dichiarare la fonte di copertura della quota di finanziamento a proprio carico (cofinanziamento);
c) ad assumere a proprio carico ogni eventuale maggiore onere imprevisto o imprevedibile senza procedere ad alcuna riduzione quali - quantitativa dell’intervento;
d) a fornire ulteriore documentazione richiesta dalla Regione in ordine alla proposta progettuale presentata;
e) a consentire ed agevolare tutti i controlli ritenuti necessari prima, durante e dopo la realizzazione
dell’intervento da parte dei competenti organi regionali, nazionali e comunitari;
f) a presentare le rendicontazioni sull’andamento dell’iniziativa secondo le modalità stabilite dalla Regione;
g) a restituire eventuali finanziamenti non utilizzati e/o non spettanti, oltre a risarcire ogni eventuale danno che dovesse prodursi alla Regione a causa della mancata o incompleta realizzazione dell’intervento;
h) a rispettare il cronogramma previsto per la realizzazione del progetto (inizio dei lavori, tempi di esecuzione, completamento lavori ed entrata in funzione degli eventuali servizi secondo quanto previsto nei Piani di fattibilità e di gestione);
i) a non variare la destinazione delle opere e delle attrezzature finanziate per un periodo non inferiore a cinque anni;
l) a non cedere la proprietà delle opere e delle attrezzature finanziate per almeno cinque anni, mantenendone il funzionamento, a decorrere dalla data di completamento dell’operazione, sotto tutti gli aspetti tecnici, amministrativi e finanziari;
m) a farsi carico del costo dell’intervento per la quota eccedente il finanziamento richiesto;
n) degli eventuali ulteriori soggetti pubblici cofinanziatori, a produrre, qualora la proposta sia finanziata, idoneo atto vincolante comprovante la disponibilità dell’importo pari alla quota di cofinanziamento proposto.

C. dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante di ciascuno dei comuni aderenti alla rete dei centri minori, di non aver ricevuto finanziamenti, per le stesse opere o interventi, con altri bandi o programmi;

D. dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante di ciascuno dei comuni aderenti alla rete dei centri minori, indicante la popolazione residente al 31 dicembre 2009 (dati Istat);

E. atto di costituzione della rete, debitamente sottoscritto dal legale rappresentante di ciascun Comune appartenente alla rete di cooperazione dei centri minori;

F. atto di programmazione denominato “Documento strategico della rete di cooperazione dei Comuni di:…”, ovvero “Documento strategico della rete di cooperazione… (eventuale nome dato alla rete);

G. protocollo d’intesa o accordo relativo agli obiettivi strategici della rete di cooperazione (vedi, in normativa, l'art. 6 del bando).

3)Documentazione tecnica
A. scheda sintetica;
B. n. 1 tavola di insieme di rappresentazione grafica della proposta di finanziamento di dimensione A1;
C. piano di fattibilità della proposta di finanziamento, comprensiva del Piano di gestione, laddove necessario, e del relativo cronoprogramma generale;
Gli elaborati devono essere firmati dal responsabile di procedimento del Comune capofila;
D. elaborati tecnico - progettuali dei singoli Comuni appartenenti alla rete di cooperazione, redatti ai sensi della normativa vigente in materia (almeno di livello preliminare);
E. cronoprogramma previsto per la realizzazione di ciascun progetto dei singoli Comuni appartenenti alla rete di cooperazione.
Gli elaborati devono essere firmati dal responsabile di procedimento di ciascun Comune.
Eventuale altra documentazione aggiuntiva prodotta rispetto a quella richiesta potrà essere presa in considerazione ai fini esplicativi, ma non sarà oggetto di valutazione da parte della commissione.

La domanda di finanziamento, completa della documentazione richiesta, deve essere inviata, in un plico sigillato, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o posta celere o altro servizio di recapito autorizzato, al seguente indirizzo:
Regione Autonoma della Sardegna
Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio
Viale Trieste, n. 105
09123 Cagliari

Nel plico dovrà essere riportata la seguente dicitura:
NON APRIRE. Contiene domanda di finanziamento per le operazioni relative alla “Promozione di interventi di valorizzazione a fini turistici dell’attrattività dei sistemi produttivi identitari e tradizionali dei
centri minori” - PO Sardegna FESR 2007/2013, Asse V, Linea di attività 5.2.2.b.

Non saranno ritenute ammissibili le domande:
- pervenute da soggetti diversi dal Comune capofila potenziale beneficiario;
- inviate oltre i termini di scadenza;
- non corredate della documentazione amministrativa e tecnica;
- relative ad iniziative non conformi agli obiettivi e alle tipologie indicate nel PO FESR 2007-2013 Asse V - Obiettivo operativo 5.2.2 e alle finalità indicate nel bando;
- prive dei requisiti;
- non firmate dagli organi competenti di ciascun Comune appartenente alla rete di cooperazione.

Assessorato del turismo, artigianato e commercio
Direzione generale del turismo, artigianato e commercio
Servizio marketing e comunicazione
Viale Trieste, 105 - 09123 Cagliari
Telefono: 070/6067208
Fax: 070/6067292

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