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Supporto :



Rilascio delle concessioni demaniali marittime per finalità di molluschicoltura.



 Ultimo aggiornamento: 08-07-2020

Stato procedimento: In corso



CODICE UNIVOCO
Codice UnivocoSUS5777
TIPOLOGIA
Non definito
LIVELLO DI INTERAZIONE
Non definito
LIVELLO DI INFORMATIZZAZIONE
Non definito
Invia Segnalazione Invia Segnalazione

Cosa è?

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Il presente procedimento disciplina il rilascio di nuove concessioni demaniali di specchi acquei per lo svolgimento dell’attività di produzione/stabulazione di molluschi e di ampliamento della superficie degli specchi acquei già in concessione per la stessa finalità.
Esso si applica anche nel caso di rilascio di concessioni demaniali di specchi acquei per la produzione di novellame di molluschi e per la produzione di echinodermi, tunicati e spugne.
La procedura di rilascio della concessione può essere avviata su istanza di parte o ad iniziativa dell’Amministrazione, tramite avviso pubblico.

Possono presentare istanza i soggetti di cui all’art. 45 del D.Lgs. n. 50/2016 che esercitino attività di impresa ittica ai sensi del D. Lgs. n. 4 del 2012.

L’impresa ittica deve essere in possesso dei seguenti requisiti.
a. Requisiti di ordine generale:
- insussistenza dei motivi di esclusione dalla partecipazione a una procedura d'appalto o concessione di cui all’art. 80 del D.Lgs. n. 50/2016;
- non essere incorsi negli ultimi 5 anni in una procedura di decadenza da una concessione demaniale per mancato utilizzo del bene o per mancato adempimento degli obblighi sanciti nell’atto di concessione;
- non aver avuto, nel biennio antecedente la data dell’istanza o di pubblicazione dell’avviso, condanna per il reato di abusiva occupazione di aree demaniali, di cui all’art. 1161 del Codice della Navigazione (CdN).
b. Requisiti di professionalità :
- Iscrizione nel Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. per un ramo di attività corrispondente all’attività da svolgere, ovvero nel registro commerciale e professionale dello Stato di residenza per le imprese non aventi sede in Italia.
- Per le società cooperative e per i consorzi di cooperative, l’iscrizione all’Albo Nazionale delle Società Cooperative.
Il soggetto proponente deve dimostrare di aver individuato un approdo per lo sbarco del prodotto e per l’ormeggio della/e imbarcazione/i utilizzata/e per l’attività.

L’istanza di concessione deve essere presentata tramite il Modello D1, compilato con l’utilizzo dell’applicativo Do.Ri., reso disponibile dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul proprio sito Internet nella Sezione dedicata al Sistema Informativo del Demanio marittimo (SID) e deve indicare l’uso che si intende fare del bene e la durata della concessione richiesta.
Il richiedente deve trasmettere il file .xml dell’avvenuto caricamento del rilievo sul sistema, unitamente alla stampa del Modello D1 in bollo firmata dal rappresentante legale dell’impresa richiedente e, per quanto riguarda i quadri tecnici, firmata da un professionista abilitato.

La richiesta può essere presentata in qualsiasi momento nell'arco dell'anno.

All’istanza deve essere allegata la seguente documentazione:
a) Documentazione amministrativa: Dichiarazione sostitutiva da rendere ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, debitamente compilata in ogni sua parte e sottoscritta dal rappresentante legale della società, relativa al possesso dei requisiti di ordine generale e di professionalità di cui al paragrafo 2.
b) Documentazione tecnica, firmata da un tecnico abilitato:
1. stralcio di carta nautica nel quale si trova lo specchio acqueo, con l’indicazione dell’area oggetto d’interesse;
2. planimetria generale in scala adeguata dello specchio acqueo richiesto in concessione con indicate le porzioni dello stesso che verranno occupate da impianti e una tabella riportante la superficie dello specchio acqueo richiesto e le coordinate dei vertici del poligono che lo delimita, espresse sia come coordinate piane nel sistema Gauss-Boaga che geografiche nel sistema WGS84, la superficie occupata dall’impianto;
3. relazione tecnica-illustrativa dell’attività che si intende svolgere nello specchio acqueo richiesto contenente la descrizione del ciclo produttivo, con l’indicazione delle specie che si intendono allevare, l’indicazione dell’approdo individuato per lo sbarco del prodotto e per l’ormeggio della/e imbarcazione/i utilizzata/e per l’attività, di eventuali strutture a terra per lo stoccaggio e la lavorazione del prodotto;
4. elaborati grafici di dettaglio in scala adeguata delle opere da eseguire: vista planimetrica, viste prospettiche e particolari costruttivi.
A tutte le imprese che hanno presentato istanza ritenuta ammissibile il Servizio chiede di presentare entro un termine non inferiore a 30 giorni dalla comunicazione di ammissione dell’istanza un Piano di gestione del bene, contenente i dati e le informazioni necessari per l’effettuazione della procedura comparativa, finalizzata ad individuare il richiedente che offra le maggiori garanzie di proficua utilizzazione della concessione e si proponga di avvalersi di questa per un uso che risponda ad un più rilevante interesse pubblico.
Il Piano di gestione, costituito complessivamente da massimo 30 fogli formato A4 e sottoscritto dal legale rappresentante della società richiedente, illustra le modalità di gestione della concessione e delle attività previste. Esso contiene i seguenti elementi:
- Programma di utilizzo
Descrizione delle modalità di utilizzo dello specchio acqueo in un’ottica di garantire l’interesse pubblico e la sostenibilità ambientale, con l’indicazione dei seguenti elementi: specie che si intendono allevare, tecniche di allevamento, ciclo produttivo dell’impianto, modalità di utilizzo degli spazi, modalità di approvvigionamento della materia prima, canali di commercializzazione, ecc. Nonché: produzione totale annua prevista, interazioni con altre attività presenti nel tratto di mare circostante (impianti di allevamento ittico, molluschicoltura, traffico portuale, attività turistiche, ecc).
- Programma degli investimenti
Descrizione e quantificazione degli investimenti che il richiedente si impegna ad effettuare per l’attività in relazione allo specchio acqueo e relativo cronoprogramma. In particolare, in riferimento a: realizzazione di impianti, interventi di adeguamento e riqualificazione di impianti, strutture, mezzi (incluse le imbarcazioni abilitate per l’esercizio dell’attività) e attrezzature.
- Programma di manutenzione
Descrizione delle manutenzioni ordinarie e/o straordinarie di impianti, mezzi (incluse le imbarcazioni abilitate per l’esercizio dell’attività) e attrezzature che il richiedente si impegna ad effettuare durante il periodo di concessione e relativo cronoprogramma.
- Soluzione organizzativa del soggetto proponente.
Descrizione dell’organizzazione interna del soggetto richiedente, della professionalità tecnica e delle competenze possedute o che saranno impiegate per l'espletamento delle attività. Qualora il soggetto proponente sia un consorzio (inclusi i consorzi di cooperative e i consorzi stabili) o altro raggruppamento di imprese e/o cooperative, descrizione delle modalità di espletamento delle attività in capo ai differenti soggetti componenti il raggruppamento/consorzio, delle modalità di coordinamento tra i diversi soggetti e di coinvolgimento del relativo personale (lavoratori dipendenti, soci, addetti, ecc.).
- Disponibilità di strutture, mezzi e attrezzature
Descrizione delle strutture, dei mezzi (incluse le imbarcazioni abilitate per l’esercizio dell’attività) e delle attrezzature necessari allo svolgimento dell’attività già nella disponibilità del richiedente al momento della presentazione della domanda.
- Piano economico – finanziario
Descrizione della sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa attraverso la rappresentazione di:
• piano degli investimenti e dei relativi ammortamenti
• descrizione della capacità economico-finanziaria
• stima dei costi di gestione per i primi 3 anni di attività
• modalità di copertura finanziaria del piano di investimenti e dei costi di gestione
- Ricadute occupazionali
Descrizione della forza lavoro che il richiedente intende impiegare con l’indicazione del numero di addetti, conteggiato come mesi/uomo di lavoro, che verranno direttamente impiegati nell’attività di produzione connessa all’utilizzo dello specchio acqueo entro 24 mesi dalla stipula dell’atto di concessione e da mantenersi per almeno un biennio di attività.
- Integrazione con altre attività economiche della filiera
Descrizione delle eventuali soluzioni finalizzate allo sviluppo della filiera della pesca e dell’acquacoltura e di collaborazione con altri operatori del settore nell’ambito geografico di riferimento.

Bollo da € 16,00 (fatti salvi i diritti di esenzione) per l'istanza
Deposito cauzionale per un importo stabilito sulla base del Decreto dell’Assessore dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale n. 3016/DecA/62 del 30.11.2017, a favore della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, Servizio Pesca e Acquacoltura, e dell’Agenzia del Demanio, o dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna se in ambiti di pertinenza, a garanzia dell’osservanza degli obblighi assunti con il contratto di concessione
Canone annuale: per l’intera durata della concessione dovrà essere corrisposto il canone annuo previsto per la specifica tipologia ai sensi dell’art. 1 del Decreto Interministeriale 15 novembre 1995, n, 595, sulla scorta delle esatte superfici dei beni in concessione

Le istanze saranno valutate da una Commissione, costituita da un numero di tre o cinque componenti, nominata, dopo la scadenza del termine fissato per la pubblicazione dell’Avviso, dal Direttore del Servizio Pesca e acquacoltura. La valutazione delle istanze è finalizzata a valutare la proficua utilizzazione del bene in concessione e l’interesse pubblico connesso all’utilizza che se ne intende fare
I criteri ed i pesi in base ai quali la Commissione giudicatrice procede alla comparazione delle istanze (per un massimo di 100 punti complessivi) sono i seguenti
1. Programma di utilizzo 20 punti
2. Valutazione qualitativa del Piano di gestione 5 punti
3. Programma degli investimenti 15 punti
4. Programma di manutenzione 5 punti
5. Soluzione organizzativa 15 punti
6. Disponibilità di strutture, mezzi e attrezzature 5 punti
7. Piano economico-finanziario 15 punti
8. Ricadute occupazionali 10 punti
9. Integrazione con altre attività economiche 10 punti
Per l’attribuzione dei punteggi relativi ai criteri di valutazione n. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9 si moltiplica il peso A per uno dei seguenti coefficienti B che tengono conto dei giudizi:
1,00 = ottimo;
0,80 = buono;
0,70 = discreto;
0,50 = sufficiente;
0,30 = parzialmente sufficiente
0,00 = insufficiente.
Il punteggio relativo a ciascun criterio è dato dal prodotto A*B considerando il risultato sino alle prime due cifre decimali.
Per l’attribuzione del punteggio relativo al criterio di valutazione n. 8, si applica la seguente formula: (Offerta da valutare / Offerta migliore) * 10
Dove:
- Offerta da valutare: numero di addetti (conteggiato come mesi/uomo di lavoro), indicati nel Piano di gestione in esame in relazione all’attività esercitata nello specchio acqueo;
- Offerta migliore: numero di addetti (conteggiato come mesi/uomo di lavoro) indicati nel Piano di gestione che ne riporta il numero massimo in relazione all’attività esercitata nello specchio acqueo.
Il punteggio relativo al criterio 8 è dato dal risultato della formula, considerando il risultato sino alle prime due cifre decimali.
Il punteggio finale da attribuire alla proposta sarà dato dalla somma dei punteggi attribuiti a ciascun criterio; nel caso si verifichi una parità di punteggio si dovrà procedere con sorteggio pubblico.
Nel caso in cui il soggetto proponente sia costituito in forma associata per la gestione del bene in concessione, il punteggio finale è incrementato nella misura del 10%.
Nei procedimenti avviati ad istanza di parte, nel caso di mancata presentazione di domande concorrenti, o nel caso di procedimento avviato per iniziativa dell’Amministrazione, qualora sia presentata una sola istanza, la commissione procede comunque alla valutazione della proposta utilizzando i criteri di cui al punto 3.
Il punteggio minimo da raggiungere per l’assegnazione provvisoria è di 40 punti.

Una volta avvenuta l’aggiudicazione provvisoria a favore del soggetto la cui proposta ha totalizzato il punteggio maggiore, comunque pari o maggiore di 40, ovvero l’unica istanza in caso di assenza di domande concorrenti, qualora abbia ottenuto un punteggio di almeno 40, il Servizio procede alla verifica dei requisiti soggettivi in capo al richiedente.
Il Servizio comunica quindi al richiedente l’aggiudicazione provvisoria, con contestuale invito a presentare la dichiarazione autocertificativa allo sportello SUAPE competente per territorio per l’acquisizione definitiva della concessione demaniale, unitamente a tutti i titoli abilitativi necessari per la realizzazione dell’intervento e l’esercizio dell’attività entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione.
L’interessato procederà quindi ad avviare, presso il SUAPE, un procedimento in conferenza di servizi ai sensi dell’art. 37 della Legge regionale n. 24/2016. Alla conferenza di servizi sono chiamati a partecipare tutti gli enti comunque coinvolti e, in particolare:
- Capitaneria di Porto, per le competenze in merito alla sicurezza della navigazione ai sensi del Codice della Navigazione Marittima;
- Agenzia del Demanio, per quanto riguarda la proprietà demaniale e la misura del canone ai sensi dell’art. 13 del Regolamento per l'esecuzione del codice della navigazione e la compatibilità con le esigenze del pubblico uso ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 24 novembre 1965, n. 1627;
- Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, qualora il sito ricada in ambito di competenza, per quanto riguarda la proprietà demaniale e la misura del canone ai sensi dell’art. 13 del Regolamento per l'esecuzione del codice della navigazione, la compatibilità con le esigenze del pubblico uso ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 24 novembre 1965, n. 1627, e le competenze di programmazione degli spazi portuali ai sensi della legge n. 84 del 1994;
- Agenzia delle Dogane, ai fini dell’autorizzazione di cui all’Art. 19 del Decreto Legislativo 8 Novembre 1990, n. 374;
- Servizio territoriale opere idrauliche della RAS competente per territorio, ai fini della valutazione dell’idoneità tecnica degli impianti, manufatti ed opere ai sensi dell’art. 12 del Regolamento per l'esecuzione del codice della navigazione;
- Servizio Pesca e acquacoltura della RAS, in quanto competente al rilascio della concessione demaniale ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1965, n. 1627;
- Servizio valutazioni ambientali della RAS, sulla assoggettabilità a procedura di incidenza ambientale ai sensi del DPR 357/97;
- Servizio regionale tutela del paesaggio e vigilanza della RAS competente per territorio, ai fini del accertamento di compatibilità paesaggistica;
- Provincia o Città metropolitana di Cagliari, per l’autorizzazione all’immissione di manufatti in mare ai sensi dell’art. 109 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, per effetto dell’art. 51, comma 2, lettera b della L.R. 12 giugno 2006, n. 9;
- Comune, in relazione alle competenze in materia di assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico (D. Lgs n. 267/2000);
- Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio competente per territorio, ai sensi dell'art. 21 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.lgs. 22 gennaio 2004 , n. 42, in relazione ai sistemi di aggancio degli impianti e loro impatto sui fondali.
In caso di esito favorevole della conferenza di servizi, prima dell’emissione del provvedimento conclusivo del procedimento il SUAPE trasmette a tutti gli uffici coinvolti, attraverso la piattaforma regionale Sardegna SUAPE, la comunicazione della chiusura dei lavori della conferenza di servizi in forma semplificata oppure il verbale di chiusura della Conferenza in forma simultanea. Tale documento costituisce il presupposto per il rilascio della concessione demaniale da parte del Servizio Pesca e acquacoltura, e per l’eventuale correlata sua registrazione presso l’Agenzia delle Entrate.
A seguito del rilascio della concessione demaniale e della sua registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, qualora previsto, il SUAPE procede all’emissione della determinazione motivata di conclusione del procedimento, che costituisce, a tutti gli effetti, titolo unico per la realizzazione dell’intervento e sostituisce ogni atto di assenso di competenza delle Amministrazioni coinvolte nella conferenza di servizi.
Al ricevimento del verbale di conclusione della conferenza di servizi, il Servizio comunica al richiedente l’importo del canone, l’importo della cauzione da corrispondersi a garanzia dell’adempimento di tutte le condizioni e gli obblighi stabiliti nel provvedimento di concessione dello/degli specchio/i acqueo/i e l’importo delle imposte dovute per la stipula dell’atto di concessione.
Il Servizio procede quindi alla stipula dell’atto di concessione in forma pubblica o pubblico amministrativa.

La concessione può avere una durata fino a 20 anni. La durata della concessione superiore a 4 anni deve essere commisurata al Piano di gestione del bene demaniale e, in particolare, al Piano degli investimenti.

Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale
Direzione generale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale
Servizio pesca e acquacoltura
Via Pessagno n.4 - 09126 Cagliari
Telefono: 070/6062534
Fax: PEC: agricoltura@pec.regione.sardegna.it
Orari di ricevimento: Dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13; il pomeriggio del lunedì dalle ore 16 alle ore 17

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