Sportello Unico dei Servizi

I procedimenti online dell'Amministrazione Regionale

Supporto :

Proponente
Ragione Sociale Proponente:

"Associazione di Famiglie di Persone con Disabilità Intelletiva e/o Relazionale ANFASS (A.N.F.A.S.S.) onlus di Cagliari" in breve "ANFASS ONLUS di Cagliari"

Tipologia richiedente:

Per conto proprio:

Responsabile del Progetto:

Monica Saurra

Contatto (sito web/email/telefono):

sito: www.anffasonlussardegna.it - mail: amministrazione@anffassardegna.it - telefono 070 669083

Indirizzo Organizzazione:

VIA CABONI 3, CAGLIARI, 09100

Progetto
Nome del progetto:

Abitare il futuro

Descrizione breve:

Il progetto intende sostenere le persone e le famiglie verso la costruzione di percorsi di abitare in autonomia e di inclusione sociale, nella consapevolezza che l’abitare non si esaurisce nell'individuazione di una casa ma deve poter includere la creazione di un contesto abitativo e sociale nel quale sia possibile accedere, la costruzione di relazioni umane ricche e significative, l’implementazione di forme di solidarietà organizzata dalla società civile

Area di intervento:

PLUS Cagliari,PLUS Iglesias,PLUS Area Ovest,PLUS 21 Cagliari

Descrizione Beneficiari/Destinatari del Progetto:

Il progetto prevede come destinatari diretti persone con disabilità intellettive e del neurosviluppo, riconosciute ai sensi dell’art.3 comma 3 della L 104/1992. Non si ritiene di accogliere persone con sola disabilità motoria o sensoriale. Secondo le disposizioni normative le persone beneficiarie devono inoltre essere prive del sostegno familiare, oppure devono avere dei genitori che non sono in grado di fornire un adeguato sostegno oppure, in presenza dei genitori, si prevede l’accoglimento delle richieste in vista del venir meno del loro sostegno familiare. Destinatari indiretti saranno le famiglie di appartenenza dei beneficiari per cui saranno attivate azioni di sostegno e formazione

Tipologia A - Percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine ovvero per la deistituzionalizzazione. Ricercare soluzioni e condizioni abitative, quanto più possibile, proprie dell’ambiente familiare
Percorsi di accompagnamento e sostegno ai familiari

minimo 5 - massimo 20 partecipanti - costo stimato per singolo percorso di accompagnamento basato su 2/3 incontri € 50 a persona

Esperienze brevi - cicli di weekend fuori casa

minimo 4 - massimo 8 partecipanti (suddivisi in 2 gruppi). Costo giornaliero stimato 150,00 euro a persona (sulle 24 ore)

Percorsi finalizzati alla nascita del gruppo casa

minimo 3 - massimo 4 partecipanti. Costo giornaliero stimato 150,00 euro a persona (sulle 24 ore)

Percorsi di de-istituzionalizzazione

Laboratori per l'indipendenza

minimo 3 - massimo 6 partecipanti. Costo giornaliero stimato 60 euro a persona (sulle 24 ore)

Attività di housing sociale

Tipologia B - Interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative dalle caratteristiche di cui all’art.3, c 4 Decreto 23/11/2016
Appartamenti protetti

Soluzioni abitative per la preparazione al dopo di noi

minimo 3 massimo 5 partecipanti. Costo stimato 130,00 euro a persona (sulle 24 ore)

Progetti di autonomia a supporto di esperienze di coabitazione

minimo 3 massimo 5 partecipanti. Costo stimato 130,00 euro a persona (sulle 24 ore)

Promozione di vita indipendente per gruppi di persone

Supporto a soluzioni abitative connesse a progetti di agricoltura sociale o accoglienza turistica e ristorazione

Tipologia D - Interventi di realizzazione di innovative soluzioni alloggiative dalle caratteristiche di cui all’art. 3, c 4 Decreto 23/11/2016
Spese di adeguamento e locazione di abitazioni

Spese di manutenzione straordinaria per l'abbattimento delle barriere architettoniche

Spese di manutenzione straordinaria per l'adeguamento degli spazi interni

Spese per impianti e tecnologie per la domotica sociale

Spese per arredi e attrezzature per la vita quotidiana

Descrizione della proposta
Descrizione progetto

L’abitare e l’inclusione sociale sono diritti inviolabili sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e costituiscono il nucleo centrale del progetto di vita adulta capace di coinvolge tematiche quali famiglia, lavoro, tempo libero, amici, affetti. La proposta si basa sull’assunto che anche le persone con disabilità possono imparare, con adeguati sostegni, a compiere delle scelte e prendere decisioni attraverso un percorso di esperienze vere e concrete, che li supporti nella strutturazione dell’identità e della maturità affettiva e relazionale. Saranno quindi garantiti una pluralità di interventi atti a far sperimentare gradualmente alle persone autonomie ed accrescere la consapevolezza sulle capacità necessarie per la vita indipendente. La metodologia prevede: personalizzazione e flessibilità degli interventi, partecipazione delle persone nelle scelte e nella gestione delle attività, programmazione efficace, verificabilità tecnica, accurata documentazione delle esperienze, collaborazione con le famiglie e condivisione del percorso, collaborazione con gli Enti Pubblici, integrazione con il territorio. Aspetto fondante dell’intervento sarà il lavoro dell’equipe multidisciplinare orientato alla “abilitazione” intesa come il mettere l’altro nelle condizioni di provvedere ai propri bisogni. Ciò significa che tutte le azioni educative assumeranno caratteristiche di mediazione orientate a sperimentare le potenzialità in una dimensione relazionale adulta. Ogni tipologia di intervento sarà strutturata garantendo la supervisione costante degli operatori. Le persone saranno accompagnate ad organizzare le proprie giornate in modo sempre più autonomo e indipendente secondo le competenze acquisite; ognuno sarà messo nelle condizioni di occuparsi della routine quotidiana legata alla cura di sé, alla preparazione dei pasti e alla gestione della casa, all’utilizzo del denaro, utilizzo mezzi pubblici, alla abilitazione lavorativa, alla partecipazione alle attività del territorio. Il supporto degli operatori sarà garantito laddove le persone non abbiano le competenze per svolgere da soli le attività di vita quotidiana. Per alcuni di loro si prevede la partecipazione a corsi di formazione o a percorsi di inclusione lavorativa. Poiché il vivere insieme significa entrare in una nuova dimensione che coinvolge persone con problematiche, abitudini ed esigenze differenti, particolare attenzione sarà posta agli aspetti psicologici e alle dinamiche interpersonali. Le attività cercheranno di offrire ai destinatari occasioni per scoprire affinità e instaurare rapporti funzionali in modo che il gruppo possa trarre il meglio dall’esperienza vissuta. Tra i compiti del personale ci sarà quindi anche quello di facilitare la nascita di rapporti improntati alla correttezza e al rispetto reciproco, fornire supporto in caso di difficoltà, osservare e monitorare l’andamento dell’esperienza nel suo complesso. Oltre agli interventi educativi e psicologici saranno garantiti servizi di supporto: lavoro di rete, progetti di socializzazione e di mediazione col territorio per l’attivazione o mantenimento dei servizi, periodici incontri di supervisione e di equipe, giornate di informazione/formazione; accompagnamento alle famiglie secondo la metodologia dell’AutoMutuoAiuto. Risultati attesi: - Partecipazione della persona alla costruzione del proprio progetto di vita - Potenziamento della percezione del sé e dell’identità personale - Passaggio dalla situazione di essere curati al prendersi cura di sé nelle attività quotidiane - Creazione di una rete sociale di riferimento e cambiamento delle rappresentazioni culturali legate alla disabilità - Accompagnamento delle famiglie nel riconoscimento dell’adultità e delle potenzialità del proprio familiare - Sperimentazione di nuove modalità di vita in convivenza con altre persone che non siano i familiari nel rispetto della gradualità e dei tempi di ciascuno

Il richiedente è iscritto al seguente registro/albo professionale

Registro del Volontariato (iscrizione numero 247 del 14 Luglio 2010. Determina 927) Registro Regionale delle persone giuridiche al numero 28 del 17 Giugno 2010. Determinazione 866

torna all'inizio del contenuto