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I procedimenti online dell'Amministrazione Regionale

Supporto :



Rilascio delle concessioni demaniali marittime per finalità di acquacoltura.



 Ultimo aggiornamento: 16-09-2024

Stato procedimento: In corso



CODICE UNIVOCO
Codice UnivocoCON5777
TIPOLOGIA
Autorizzazioni, Concessioni Autorizzazioni, Concessioni
LIVELLO DI INTERAZIONE
Non definito
LIVELLO DI INFORMATIZZAZIONE
Non definito
Invia Segnalazione Invia Segnalazione

Cosa è?

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Il presente procedimento disciplina il rilascio di nuove concessioni demaniali di specchi acquei per lo svolgimento dell’attività di acquacoltura e di ampliamento della superficie degli specchi acquei già in concessione per la stessa finalità. In particolare, regola i procedimenti relativi alla produzione di pesci, crostacei, molluschi, echinodermi, tunicati, spugne e alghe, in ambienti confinati e controllati dall’uomo.
Esso si applica anche per analogia ai procedimenti volti alla concessione di specchi acquei per l’allevamento di novellame di organismi acquatici (pesci, crostacei, echinodermi, etc.) e per la raccolta da banchi naturali di molluschi.
La procedura di rilascio della concessione può essere avviata su istanza di parte o ad iniziativa dell’Amministrazione, tramite avviso pubblico.

Possono presentare istanza i soggetti di cui all’art. 45 del D.Lgs. n. 50/2016 che esercitino attività di impresa ittica ai sensi del D. Lgs. n. 4 del 2012.

L’impresa ittica deve essere in possesso dei seguenti requisiti.
a. Requisiti di ordine generale:
- insussistenza dei motivi di esclusione automatica e non automatica dalla partecipazione a una procedura d'appalto o concessione di cui agli artt. 94 e 95 del D.Lgs. n. 36/2023;
- insussistenza di una delle misure di prevenzione previste dal libro 1, Titolo 1, Capo 2 del D.Lgs. 6 settembre 2011 n. 159, secondo gli effetti di cui agli articoli 67, 83 e 84 del medesimo decreto legislativo;
- essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili;
- non essere incorsi negli ultimi 5 anni in una procedura di decadenza da una concessione demaniale per le motivazioni di cui all’art. 47 del codice della navigazione;
- non aver avuto, nel biennio antecedente la data dell’istanza o di pubblicazione dell’avviso, condanna per il reato di abusiva occupazione di aree demaniali, di cui all’art. 1161 del codice della navigazione;
- se concessionari di altri beni demaniali essere in regola con gli adempimenti previsti dall’atto di concessione;
- non essere soggetti nei confronti dei quali l’Amministrazione regionale abbia maturato a qualsiasi titolo crediti dichiarati inesigibili negli ultimi dieci anni o, comunque, non totalmente recuperati;
- non risultare impresa già in difficoltà alla data di presentazione della richiesta di concessione secondo la definizione di cui all’articolo 2, punto 18, del regolamento UE n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014.
b. Requisiti di professionalità:
- Iscrizione nel Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. per un ramo di attività corrispondente all’attività da svolgere, ovvero nel registro commerciale e professionale dello Stato di residenza per le imprese non aventi sede in Italia.
- Per le società cooperative e per i consorzi di cooperative, l’iscrizione all’Albo Nazionale delle Società Cooperative.
Il soggetto proponente deve dimostrare di disporre delle competenze professionali, tecniche e organizzative e capacità finanziarie adeguate per lo svolgimento dell’attività.
Il soggetto proponente deve dimostrare di aver individuato un approdo per lo sbarco del prodotto e per l’ormeggio della/e imbarcazione/i utilizzata/e per l’attività.

L’istanza di concessione deve essere presentata tramite il Modello D1, compilato con l’utilizzo dell’applicativo Do.Ri., reso disponibile dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul proprio sito Internet nella Sezione dedicata al Sistema Informativo del Demanio marittimo (SID) e deve indicare l’uso che si intende fare del bene e la durata della concessione richiesta.
Il richiedente deve trasmettere il file .xml dell’avvenuto caricamento del rilievo sul sistema, unitamente alla stampa del Modello D1 in bollo firmata dal rappresentante legale dell’impresa richiedente e, per quanto riguarda i quadri tecnici, firmata da un professionista abilitato.

La richiesta può essere presentata in qualsiasi momento nell'arco dell'anno.

All’istanza deve essere allegata la seguente documentazione:
a) Documentazione amministrativa: Dichiarazione sostitutiva da rendere ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, debitamente compilata in ogni sua parte e sottoscritta dal rappresentante legale della società, relativa al possesso dei requisiti di ordine generale, specifici e di professionalità.
b) Documentazione tecnica, redatta e firmata da un professionista abilitato e iscritto all’albo professionale di riferimento:
1. stralcio cartografico di inquadramento territoriale con l’indicazione dell’area oggetto d’interesse;
2. planimetria in scala adeguata dello specchio acqueo richiesto in concessione con indicata l’eventuale superficie occupata dall’impianto e riportante una tabella con le coordinate dei vertici del poligono che delimita lo specchio acqueo, espresse sia come coordinate piane nel sistema Gauss-Boaga che geografiche nel sistema WGS84;
3. relazione tecnico-illustrativa dell’attività che si intende svolgere nello specchio acqueo riportante anche la descrizione delle eventuali opere che si intendono realizzare, l’indicazione dell’approdo individuato per lo sbarco del prodotto e per l’ormeggio della/e imbarcazione/i utilizzata/e per l’attività, di eventuali strutture a terra per lo stoccaggio e la lavorazione del prodotto;
4. nel caso di realizzazione di impianti, elaborati grafici di dettaglio in scala adeguata delle opere da eseguire: vista planimetrica, viste prospettiche e particolari costruttivi.
Fino all’approvazione del Piano regionale per le zone allocate per l’acquacoltura, di cui alla Deliberazione di Giunta regionale n. 3/26 del 22 gennaio 2020, all’istanza deve essere allegata una relazione tecnica, firmata da un biologo/agronomo o da professionalità equivalente, che attesti l’idoneità del sito prescelto sulla base delle caratteristiche del substrato, della trofia delle acque, delle caratteristiche correntometriche, in relazione all’attività e la produttività stimata dell’area richiesta; nel caso di realizzazioni di impianti di allevamento, indichi i range batimetrici e le distanze dalla costa e da altri eventuali impianti presenti e attesti nel sito d’interesse l’assenza di Posidonia oceanica e di eventuali altri vincoli di tipo ambientale o limitazioni all’utilizzo di altro genere, e infine contenga la descrizione dettagliata del ciclo produttivo, con l’indicazione delle specie che si intendono produrre
A tutte le imprese che hanno presentato istanza ritenuta ammissibile il Servizio chiede di presentare entro un termine non inferiore a 30 giorni dalla comunicazione di ammissione dell’istanza un Piano di gestione del bene che illustri le modalità di gestione della concessione e delle attività previste e contenga i dati e le informazioni necessari per l’effettuazione della valutazione della domanda in termini di proficua utilizzazione del bene richiesto in concessione.
Il Piano di gestione, costituito complessivamente da massimo 30 fogli formato A4 e sottoscritto dal legale rappresentante della società richiedente, deve risultare chiaro, coerente e completo, deve contenere le seguenti sezioni:
- Programma di utilizzo
Descrizione delle modalità di utilizzo dello specchio acqueo nell’ottica di garantire l’interesse pubblico e la sostenibilità ambientale, con l’indicazione almeno dei seguenti elementi: specie che si intende produrre (allevare o raccogliere), tecnica di produzione che si intende adottare, ciclo produttivo, modalità di utilizzo degli spazi, modalità di eventuale approvvigionamento della materia prima, canali di commercializzazione individuati, produzione totale annua prevista, eventuali interazioni con altre attività economiche volte alla diversificazione dell’attività e all’incremento del valore aggiunto del prodotto (altri impianti di allevamento, attività di trasformazione del prodotto, attività agricole, turistiche, ecc), con l’indicazione se sono già in corso di attuazione o se per la loro realizzazione si ha già ricevuto un finanziamento.
- Programma degli investimenti
Descrizione dettagliata degli investimenti che il richiedente si impegna ad effettuare in relazione all’attività prevista e relativo cronoprogramma. In particolare, saranno indicati tutti gli investimenti materiali e immateriali connessi con l’attività quali, ad esempio: realizzazione di impianti, interventi di adeguamento e riqualificazione di impianti, strutture, mezzi (incluse le imbarcazioni abilitate per l’esercizio dell’attività), attrezzature, classificazione delle acque nel caso della molluschicoltura, e altre spese necessarie per avviare l’attività. Nel piano degli investimenti sarà indicato anche il piano di manutenzione ordinaria e straordinaria di mezzi/impianti/attrezzature che il richiedente si impegna ad effettuare durante il periodo di concessione e il relativo cronoprogramma. Devono essere dettagliatamente indicati per singolo impianto, mezzo, attrezzatura gli interventi di manutenzione prevista, i tempi, i costi e i mezzi per effettuarla.
- Assetto organizzativo del soggetto proponente
Descrizione dell’organizzazione interna del soggetto richiedente, delle figure tecniche e amministrative e delle professionalità e competenze possedute o che saranno impiegate per l'espletamento delle attività.
- Disponibilità di strutture, mezzi e attrezzature
Descrizione delle strutture, dei mezzi (incluse le imbarcazioni abilitate per l’esercizio dell’attività) e delle attrezzature idonee allo svolgimento dell’attività già nella disponibilità del richiedente al momento della presentazione della domanda e indicazione delle risorse economiche a disposizione per far fronte agli investimenti previsti per l’avvio dell’attività.
- Piano economico – finanziario
Descrizione della sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa attraverso la rappresentazione di:
analisi economico finanziaria a medio lungo ter mine con indicazione del fabbisogno finanziario e delle coperture, certificato da un professionista abilitato abilitato1, contenente il piano degli investimenti, con l’indicazione dei costi e dei relativi ammortamenti, la stima dei costi di gestione per i primi 3 anni di attività e l’ analisi della redditività del progetto e dei principali fattori di rischio, corredata da simulazioni dell’impatto economico finanziario di eventuali deviazioni dalle ipotesi formulate;
descrizione della capacità economico finanziaria mediante documentazione comprovante la situazione economico patrimoniale e, per le società già in esercizio, i bilanci relativi al biennio precedente
Ricadute occupazionali
Descrizione della forza lavoro che il richiedente intende impiegare con l’indicazione del numero di addetti che verranno direttamente impiegati nell’attività di produzione connessa all’utilizzo dello specchio acqueo entro 24 mesi dalla stipula dell’atto di concessione e da mantenersi per almeno un biennio di attività. Dovranno essere indicate anche le previsioni di collaborazione con professionisti tecnici e/o amministrativi.
- Integrazione con altre attività scientifiche
Descrizione delle iniziative di collaborazione scientifica con enti di ricerca o università che il proponente ha già avviato o intende avviare in relazione all’attività per lo svolgimento della quale ha richiesto la concessione demaniale.
Ecosostenibilità
Descrizione degli aspetti dell’iniziativa che presentino un carattere di innovazione o sperimentazione e/o prevedano metodi o pratiche di acquacoltura ecosostenibile (utilizzo di tecniche di acquacoltura biologica, utilizzo di materiali ecocompatibili, impianti a ridotto impatto visivo, utilizzo di imbarcazioni con motori ecologici, modalità di gestione dell'area che prevede la gestione ciclica dei rifiuti, iniziative che minimizzino l’inquinamento ambientale, ecc.).
Riqualificazione ambientale
Descrizione degli aspetti dell’iniziativa che prevedano la riqualificazione ambientale del sito interessato dall’iniziativa o siti limitrofi (pulizia e ripristino di aree degradate, recupero di attrezzi fantasma, ecc.).

Bollo da € 16,00 (fatti salvi i diritti di esenzione) per l'istanza
Deposito cauzionale per un importo stabilito sulla base del Decreto dell’Assessore dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale n. 18 prot. n. 2090 del 18 giugno 2024, a favore della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, Servizio Pesca e Acquacoltura, e dell’Agenzia del Demanio, e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna se in ambiti di pertinenza, a garanzia dell’osservanza degli obblighi assunti con il contratto di concessione
Canone annuale: per l’intera durata della concessione dovrà essere corrisposto il canone annuo previsto per la specifica tipologia ai sensi dell’art. 1 del Decreto Interministeriale 15 novembre 1995, n, 595, sulla scorta delle esatte superfici dei beni in concessione.
Nel caso di specchi acquei per la produzione/stabulazione di molluschi bivalvi vivi, qualora lo specchio acqueo non risulti già classificato secondo la normativa vigente, prima dell’avvio dell’attività di produzione per il consumo umano ed entro 6 mesi dalla data di rilascio della concessione demaniale dello specchio acqueo, il soggetto cui è rilasciata la concessione deve avviare il relativo procedimento di classificazione delle acque, con oneri a proprio carico.

Le istanze saranno valutate da una Commissione, costituita da un numero di tre o cinque componenti, nominata, dopo la scadenza del termine fissato per la pubblicazione dell’Avviso, dal Direttore del Servizio Pesca e acquacoltura. La valutazione delle istanze è finalizzata a valutare la proficua utilizzazione del bene in concessione e l’interesse pubblico connesso all’utilizzo che se ne intende fare
I criteri ed i pesi in base ai quali la Commissione giudicatrice procede alla comparazione delle istanze (per un massimo di 100 punti complessivi) sono i seguenti
1. Programma di utilizzo 15
2. Valutazione qualitativa del Piano di gestione 20
3. Programma degli investimenti 20
4. Assetto organizzativo 5
5. Disponibilità di strutture, mezzi e attrezzature 5
6. Piano economico-finanziario 20
7. Ricadute occupazionali 2
8. Integrazione con attività scientifiche 3
9. Ecosostenibilità 7
10. Riqualificazione ambientale 3
Il punteggio finale da attribuire alla proposta sarà dato dalla somma dei punteggi attribuiti a ciascun criterio; nel caso si verifichi una parità di punteggio si dovrà procedere con sorteggio pubblico.
Nel caso in cui il soggetto proponente sia costituito in forma associata per la gestione del bene in concessione, il punteggio finale è incrementato nella misura del 10%.
Nei procedimenti avviati ad istanza di parte, nel caso di mancata presentazione di domande concorrenti, o nel caso di procedimento avviato per iniziativa dell’Amministrazione, qualora sia presentata una sola istanza, la commissione procede comunque alla valutazione della proposta.
Il punteggio minimo da raggiungere per l’assegnazione provvisoria è di 40 punti.

Una volta avvenuta l’aggiudicazione provvisoria a favore del soggetto la cui proposta ha totalizzato il punteggio maggiore, il Servizio procede alla verifica dei requisiti soggettivi in capo al soggetto assegnatario.
Il Servizio comunica al contempo al richiedente l’aggiudicazione provvisoria, con contestuale invito a presentare la dichiarazione autocertificativa allo sportello SUAPE competente per territorio per l’acquisizione definitiva della concessione demaniale, unitamente a tutti i titoli abilitativi necessari per la realizzazione dell’intervento e l’esercizio dell’attività.
L’interessato procederà quindi ad avviare, presso il SUAPE, un procedimento in conferenza di servizi ai sensi dell’art. 37 della Legge regionale n. 24/2016. Alla conferenza di servizi sono chiamati a partecipare tutti gli enti comunque coinvolti e, in particolare:
- Capitaneria di Porto, per le competenze in merito alla sicurezza della navigazione ai sensi del Codice della Navigazione Marittima;
- Agenzia del Demanio, per quanto riguarda la proprietà demaniale e la misura del canone ai sensi dell’art. 13 del Regolamento per l'esecuzione del codice della navigazione e la compatibilità con le esigenze del pubblico uso ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 24 novembre 1965, n. 1627;
- Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, qualora il sito ricada in ambito di competenza, per quanto riguarda la proprietà demaniale e la misura del canone ai sensi dell’art. 13 del Regolamento per l'esecuzione del codice della navigazione, la compatibilità con le esigenze del pubblico uso ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 24 novembre 1965, n. 1627, e le competenze di programmazione degli spazi portuali ai sensi della legge n. 84 del 1994;
- Agenzia delle Dogane, ai fini dell’autorizzazione di cui all’Art. 19 del Decreto Legislativo 8 Novembre 1990, n. 374;
- Servizio del Genio civile dell’Assessorato regionale dei lavori pubblici competente per territorio, ai fini della valutazione dell’idoneità tecnica degli impianti, manufatti ed opere ai sensi dell’art. 12 del Regolamento per l'esecuzione del codice della navigazione;
- Servizio valutazioni ambientali della RAS, sulla assoggettabilità a procedura di Valutazione di impatto ambientale (VIA) o di Verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale e/o di incidenza ambientale ai sensi del DPR 357/97;
- Servizio regionale tutela del paesaggio e vigilanza della RAS competente per territorio, ai fini del accertamento di compatibilità paesaggistica;
- Provincia o Città metropolitana di Cagliari, per l’autorizzazione all’immissione di manufatti in mare ai sensi dell’art. 109 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, per effetto dell’art. 51, comma 2, lettera b della L.R. 12 giugno 2006, n. 9;
- Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio competente per territorio, ai sensi dell'art. 21 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.lgs. 22 gennaio 2004 , n. 42, in relazione ai sistemi di aggancio degli impianti e loro impatto sui fondali.
In caso di esito favorevole della conferenza di servizi, prima dell’emissione del provvedimento conclusivo del procedimento il SUAPE trasmette a tutti gli uffici coinvolti, attraverso la piattaforma regionale Sardegna SUAPE, la comunicazione della chiusura dei lavori della conferenza di servizi in forma semplificata oppure il verbale di chiusura della Conferenza in forma simultanea. Tale documento costituisce il presupposto per il rilascio della concessione demaniale da parte del Servizio Pesca e acquacoltura, e per l’eventuale correlata sua registrazione presso l’Agenzia delle Entrate.
Al ricevimento del verbale di conclusione della conferenza di servizi, il Servizio comunica al richiedente l’importo del canone, l’importo della cauzione da corrispondersi a garanzia dell’adempimento di tutte le condizioni e gli obblighi stabiliti nel provvedimento di concessione dello/degli specchio/i acqueo/i e l’importo delle imposte dovute per la stipula dell’atto di concessione.
Il Servizio procede quindi alla stipula dell’atto di concessione in forma pubblica o pubblico amministrativa.

La concessione può avere una durata fino a 20 anni. La durata della concessione superiore a 4 anni deve essere commisurata al Piano di gestione del bene demaniale e, in particolare, al Piano degli investimenti.

Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale
Direzione generale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale
Servizio pesca e acquacoltura
Via Pessagno n.4 - 09126 Cagliari
Telefono: 070/6062534; 070 6062534/6217/6232
Orari di ricevimento: Dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13; il pomeriggio del martedi e mercoledi dalle ore 16 alle ore 17

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